Muore un pezzo di storia: Addio a questo software che ci faceva messaggiare prima di WhatsApp, Messanger e gli SMS | Era il preferito dei millenials e non solo
Nel giro di appena due decenni circa abbiamo assistito a importanti stravolgimenti dal punto di vista scientifico e, soprattutto e in larga parte, tecnologico.
Al centro di questo enorme salto in avanti troviamo sempre internet, un potente mezzo che si è insinuato partendo dagli anni ’90 con la connessione 56K, per poi diffondersi ancor di più con le connessioni ADSL e la fibra ottica, che hanno permesso una maggiore capillarizzazione all’interno del territorio europeo e non solo.
Uno dei principali progressi apportati dall’avvento di internet è sicuramente l’arrivo delle piattaforme di streaming, che nel giro di pochissimo tempo sono riuscite a destabilizzare i vecchi sistemi di videonoleggio utilizzati fino a qualche anno fa, come nel caso di Blockbuster et similia.
Il boom della messaggistica istantanea
Come non citare anche l’esordio delle piattaforme di shopping online, che consentono di acquistare prodotti comodamente da casa, senza nemmeno avere la necessità di recarsi fisicamente in negozio. È in questo caso stato il turno di portali del calibro di Amazon, MediaWorld, Unieuro, Trony e via dicendo.
Per non parlare dell’avvento degli smartphone, dispositivi che sono riusciti a fare della connessione a internet il proprio punto di forza da cui partire, riuscendo nel giro di pochissimo tempo a conquistare milioni e milioni di utenti in tutto il mondo, forti anche delle centinaia e centinaia di modelli proposti di anno in anno da parte delle principali compagnie produttrici, tra cui in particolare Xiaomi, Apple, Samsung, Huawei e tante altre ancora. Una delle principali innovazioni apportate dagli smartphone nel corso di questi anni è sicuramente l’introduzione della messaggistica istantanea, garantita dall’utilizzo delle app come WhatsApp (nata inizialmente a pagamento e poi diventata gratuita) e Telegram.
La fine di un’era
In particolare oggi muore un vero e proprio pezzo di storia, che anni e anni fa utilizzavamo per messaggiare, quando ancora WhatsApp e Telegram nemmeno esistevano. Stiamo parlando ovviamente di ICQ, che rappresenta a tutti gli effetti il pionieristico servizio di messaggistica istantanea che si diffuse nel territorio italiano (e mondiale in generale) i primi anni 2000.
Il servizio chiuderà infatti i battenti il prossimo 26 giugno, terminando più di 20 anni di “mandato”. Ai suoi esordi imperversava in particolare la connessione 56K, che chiaramente presentava numerose limitazioni in termini di velocità rispetto alle attuali connessioni ADSL e fibra ottica. Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori aggiornamenti in merito alla chiusura definitiva da parte di ICQ, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso dei prossimi giorni o settimane a venire.