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Tra i benefit che integrano lo stipendio mensile ci sono spesso i buoni pasto: quelli elettronici sono incredibilmente comodi.
In Italia, la situazione lavorativa è caratterizzata da un alto tasso di disoccupazione e da stipendi che non hanno visto incrementi significativi da anni. Questa stagnazione salariale, unita alla mancanza di opportunità lavorative, ha creato un clima di incertezza per molti lavoratori. Alle porte, però, c’è un periodo tutto da decifrare.
La rivoluzione dell’intelligenza artificiale promette di trasformare radicalmente il panorama lavorativo globale. In Italia, come nel resto del mondo, si prevede che l’IA porterà a una riqualificazione della forza lavoro, anche se non è ancora chiaro come e quando questi cambiamenti avverranno.
Intanto, molte aziende italiane cercano di attrarre e trattenere i talenti offrendo una gamma di benefit ai propri dipendenti. Tra questi ritroviamo assicurazioni sanitarie, piani pensionistici integrativi, opportunità di formazione e sviluppo professionale, e molto altro.
Uno dei fringe benefit più diffusi in Italia è quello dei buoni pasto, i quali forniscono ai lavoratori dipendenti un contributo economico per i pasti durante la giornata lavorativa.
Esistono due tipologie principali: i buoni pasto cartacei e quelli elettronici, ognuno con caratteristiche e costi specifici. I buoni pasto cartacei sono la forma tradizionale e sono raccolti in carnet. Tuttavia, con l’avanzare della tecnologia e la crescente attenzione all’impatto ecologico, si sta assistendo a un progressivo abbandono dei buoni cartacei a favore di quelli elettronici.
I buoni pasto elettronici, invece, sono una soluzione digitale che si avvale di app dedicate e card a microchip, esattamente come le carte di credito. Questi buoni non sono tangibili e vengono assegnati direttamente all’utilizzatore, che può spenderli tramite POS nei locali convenzionati. Dal punto di vista fiscale, i buoni pasto elettronici offrono vantaggi maggiori rispetto a quelli cartacei.
Le leggi hanno introdotto una differenziazione tra i due tipi: i buoni cartacei godono di un’esenzione da oneri fiscali e previdenziali fino a 4 euro, mentre per i buoni elettronici l’esenzione è stata aumentata fino a 8 euro, incentivando così l’adozione dello strumento digitale. Per le aziende, i buoni pasto rappresentano un benefit deducibile completamente dal servizio, sia nella versione cartacea che elettronica.
L’Iva, detraibile, è al 4% quando i destinatari sono dipendenti, mentre sale al 10% per liberi professionisti, soci e titolari di società. Insomma, i buoni pasto elettronici sembrano essere la scelta più conveniente per lavoratori e aziende, grazie al loro valore defiscalizzato più elevato e alla completa deducibilità del servizio.