Nel giro di due o tre decenni abbiamo assistito a svariati passi in avanti, sia dal punto di vista tecnologico che scientifico, che hanno decisamente impattato (chi più chi meno, a seconda delle singole circostante) a livello delle nostre vite nel quotidiano.
La protagonista indiscussa al centro di tutto questo è stata indubbiamente internet, che si è dapprima diffusa con la connessione 56K, per poi diffondersi ancor di più con la connessione ADSL e la fibra ottica, che ne hanno aumentato rispettivamente le velocità in download e in upload.
Internet ha a sua volta apportato notevoli migliorie, portando prima di tutto all’esordio dei social network, che hanno radicalmente cambiato le modalità di comunicazione delle notizie in tempo reale. Come non citare in questo caso alcuni tra i più grandi colossi del web, tra cui per esempio Facebook, Instagram, Twitter (ad oggi rinominato X a seguito della recente acquisizione da parte di Elon Musk), per poi terminare infine con TikTok, riservato in massima parte alle fasce di popolazione più giovane.
Per non parlare poi dell’avvento degli smartphone, dispositivi che sono riusciti in particolare a fare della connessione a internet il proprio forza da cui partire. Nonostante tutti questi enormi vantaggi, però, internet presenta anche un chiaro rovescio della medaglia, rappresentato rispettivamente dal Deep Web e dal Dark Web, che nascondono al loro interno diverse insidie da cui è bene stare prontamente alla larga: scopriamo insieme di che cosa si tratta.
Malgrado apparentemente i due termini vengano utilizzati in modo intercambiabile, essi si riferiscono a situazioni totalmente distanti tra di loro. Partiamo prima di tutto dalla vera e propria definizione di deep web, che nello specifico sta a indicare una componente di internet che non è indicizzata, motivo per la quale non risulta visibile (né tantomeno raggiungibile, di conseguenza) dai motori di ricerca.
Al contrario della “superficie”, rappresentata da internet per come noi la conosciamo, il carico del deep web ha un peso pari a circa 7500 terabyte.
Al suo interno il deep web contiene invece il dark web, che rappresenta invece a tutti gli effetti il “lato oscuro” di internet, andando a comprendere attività totalmente immorali nonché illegali. Entrando maggiormente nello specifico, il dark web rappresenta meno dello 0.01% del totale della rete, con la copertura di diverse attività illegali come il traffico d’organi, la pedofilia e quant’altro, che rappresentano a tutti gli effetti un’importante minaccia: alla luce di questo, è quindi bene stare alla larga dal dark web, per la tutela della propria persona.