Le piattaforme social, nessuna esclusa, sono entrate prepotentemente nelle vite di tutti gli utenti nel mondo, creando una sorta di vera e propria dipendenza.
Questa non è affatto un’illazione, ma un dato di fatto, statisticamente provato. Ovviamente, adesso è tutto molto più facile grazie anche agli smartphone. I social seguono pedissequamente gli utenti, a qualsiasi ora del giorno e della notte ed in qualsiasi luogo essi si trovano. Si ricevono decine e decine di notifiche e, ovviamente, si è tentati dal controllarle.
Per non parlare, poi, dei tantissimi contenuti che vengono condivisi all’interno delle tantissime piattaforme. In particolar modo, ci riferiamo ai post con foto o video che ritraggono paesaggi, eventi, ma anche ai video di ricette o quelli divulgativi. Insomma, si è bombardati a destra e a manca da contenuti sempre più belli.
E questi finiscono addirittura con l’ipnotizzare chi li guarda e tengono tutti con gli occhi incollati allo schermo del proprio device ore ed ore. Ci si estranea completamente dalla realtà e dalla vita reale. Si da ampio spazio a quella che è la vita virtuale e ci si dimentica anche delle amicizie. Tutto ciò, può portare, secondo alcuni studi scientifici a disturbi della personalità ed alla depressione.
E sono soprattutto le giovani generazioni, bambini ed adolescenti ad avere la peggio. Ebbene sì, e ci sono altri due studi che hanno dimostrato la correlazione tra l’utilizzo dei social ed un effetto dannosissimo che va a compromettere la stabilità di giovani e giovanissimi. Quello che è venuto fuori da questo studio fa incredibilmente paura.
Ebbene sì, avete capito benissimo. I ricercatori della Bicocca di Milano, dopo lo studio sull’utilizzo degli smartphone e la loro correlazione con l’insorgenza di problematiche tra i giovani, svolto in collaborazione con il Supsi, hanno realizzato una nuova ricerca, questa volta in collaborazione con Cariplo, avente in oggetto l’utilizzo delle varie piattaforme Social.
E quello che ne è venuto fuori è davvero raccapricciante. Sì, perché sono stati presi in esame ben 7 mila adolescenti che utilizzano costantemente queste piattaforme. In particolar modo, i riflettori sono stati puntati sia sul loro utilizzo sia sui tempi, sempre più precoci, del loro utilizzo. Fanno paura i risultati perché è stato dimostrato un deficit di attenzione.
Ed in particolar modo, è il rendimento scolastico quello che viene minato in maniera maggiore. E ciò avviene perché smartphone e piattaforme social, ma tutto il mondo di internet in generale, offrono troppi stimoli. E la iperstimolazione ha un effetto deleterio. In pratica, anziché stimolarli, rende meno attenti tutti i giovani. E non è affatto qualcosa di buono!