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Tessuto celebrale: ora sappiamo tutto e possiamo esplorarlo in 3D prima di aprire la scatola cranica | Ecco la magia di questa nuova tecnologia salva vite

Tessuto cerebrale umano – TheMagazineTech

Nel corso degli ultimi decenni abbiamo assistito a innumerevoli e svariati progressi dal punto di vista tecnologico, che hanno registrato un notevole impatto a livello delle nostre vite nel quotidiano.

Pensiamo per esempio all’avvento di internet, avvenuto ormai più di 30 anni fa con la connessione 56K, che ha poi visto l’insorgere rispettivamente della connessione ADSL e la fibra ottica, le quali hanno aumentato a dismisura la velocità in download e in upload, consentendo tra le altre cose una maggior diffusione a livello del territorio europeo in generale.

Tra i principali progressi apportati da internet ricordiamo in particolar modo l’avvento dei social network, che hanno radicalmente cambiato il nostro modo di fruire le notizie e la comunicazione in tempo reale. Come non pensare in questo caso ai più grandi colossi del web, come per esempio Facebook, Instagram, Twitter (ad oggi rinominato X a seguito delle recenti acquisizioni da parte di Elon Musk), per poi terminare infine con TikTok, riservato in massima parte alle fasce di popolazione più giovane.

Il successo dell’IA

Un altro grande passo in avanti è stato rappresentato dall’introduzione dell’intelligenza artificiale, che ha svoltato i più disparati settori dell’intrattenimento e non: pensiamo in questo caso a ChatGPT, il celebre servizio reso disponibile da OpenAI, che viene ad oggi utilizzato da milioni e milioni di utenti in tutto il mondo.

Anche dal punto di vista scientifico i progressi non sono stati da meno. Parlando proprio di intelligenza artificiale, infatti, ci sono incredibili novità che potrebbero avere delle importante implicazioni future: scopriamo insieme di che cosa si tratta.

Tessuto cerebrale umano – TheMagazineTech

La scoperta di Harvard

In particolare diversi ricercatori presso l’Università di Harvard, con l’importante e significativo aiuto dell’intelligenza artificiale fornita da Google, vale a dire Google AI, sono riusciti a mappare nella fattispecie una significativa porzione del tessuto cerebrale umano. Facendo uso infatti del campione di tessuto cerebrale umano (delle dimensioni di un chicco di riso), sono riusciti nell’intento di ricostruire una vera e propria mappa in 3D, con una dimensione pari a ben 1.4 petabyte, corrispondenti all’incirca a 1.4 milioni di gigabyte.

L’analisi e la successiva ricostruzione del tessuto cerebrale umano potrebbe portare in futuro a una significativa svolta nello studio delle patologie di carattere neurologico più importanti. Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori aggiornamenti in merito da parte dei ricercatori di Harvard, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi a venire.

Published by
Ivan Miralli