Nel corso degli ultimi due decenni circa sono stati davvero tanti e variegati i progressi a cui abbiamo assistito dal punto di vista scientifico e tecnologico.
Pensiamo per esempio a internet, un potentissimo strumento che si è insinuato in un primo momento con la connessione 56K attorno alla fine degli anni ’90, per poi conoscere una diffusione ancor più capillare e precisa verso i primi anni 2000, con la connessione ADSL e la fibra ottica, che ne hanno aumentato ulteriormente le velocità rispettivamente in download e in upload.
Uno dei salti in avanti principali garantiti da internet consiste sicuramente nell’introduzione dei social network, i quali hanno cambiato radicalmente le carte in tavola anche dal punto di vista della gestione della comunicazione in tempo reale. Non possiamo in questo caso non citare alcuni tra i più grandi colossi del web, come per esempio Facebook, Instagram, Twitter (ad oggi rinominato X a seguito delle recenti acquisizioni da parte di Elon Musk), per poi terminare infine con TikTok, riservato in massima parte alle fasce di popolazione più giovane.
Un’altra grande rivoluzione in particolare è stata rappresentata dagli smartphone, dispositivi che a partire dai primi anni 2000 hanno assolto alle più disparate funzioni e bisogni, facendo uso della connessione a internet come proprio punto di forza da cui partire.
Dalla messaggistica istantanea all’acquisto di prodotti online, fino ad arrivare alla navigazione satellitare, sono davvero tantissime le funzioni permesse dall’uso degli smartphone da quasi due decenni a questa parte, grazie anche a soprattutto alla recente introduzione dell’intelligenza artificiale, che gioca una componente fondamentale.
In particolare oggi ci concentreremo su alcuni dei principali sistemi di navigazione satellitare presenti su smartphone, vale a dire rispettivamente Google Maps e Waze, trattando una particolare funzione: scopriamo insieme di che cosa si tratta.
Parliamo infatti della piccola icona verde che suggerisce all’utente che ne fa utilizzo il percorso “ecologico”, ovvero quello più breve e che comporta un minor consumo in termini di anidride carbonica emessa. Questo rappresenta a tutti gli effetti un grandissimo salto in avanti, permettendo di risparmiare un bel po’ di consumi, impattando nel minor modo possibile sull’ambiente. Siamo certi che in futuro arriveranno ulteriori funzionalità, volte a diminuire ancor di più le emissioni di CO2. Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori aggiornamenti in merito da parte di Google e Waze, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi a venire.