Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da un importante salto in avanti dal punto di vista tecnologico e soprattutto scientifico.
Pensiamo per esempio a internet, un potentissimo mezzo che a partire dagli anni ’90 si è insinuata nelle nostre vite, per poi proseguire ulteriormente con la connessione ADSL e la fibra ottica, le quali ne hanno aumentato ulteriormente le velocità in download e in upload.
Internet a sua volta ha apportato diverse innovazioni, primo tra tutti l’avvento dei social network, che hanno letteralmente stravolto le nostre modalità di comunicazione e di fruizione delle notizie in tempo reale. In questo caso non possiamo citare alcuni tra i più grandi colossi del web, come per esempio Facebook, Instagram, Twitter (ad oggi rinominato X a seguito delle recenti acquisizioni da parte di Elon Musk), per poi terminare infine con TikTok, riservato in massima parte alle fasce di popolazione più giovane.
Per non parlare poi dell’avvento degli smartphone, che sono riusciti a fare della connessione a internet il proprio punto di forza da cui partire, riuscendo nel giro di pochissimo tempo a vendere milioni e milioni di unità in tutto il mondo.
Oltre a questo, un altro grandissimo progresso tecnologico è rappresentato in particolare dalla corsa allo spazio, che è sempre attiva da diversi decenni a questa parte: nel corso degli ultimi anni diverse compagnie private, tra cui in particolare SpaceX del celebre imprenditore Elon Musk, hanno attuato diverse missioni con il fine ultimo di esplorare e avere sempre più informazioni in merito ai pianeti che ci circondano.
Oggi ci focalizzeremo proprio sulla corsa allo spazio, e gli ultimi aggiornamenti in merito potrebbero essere davvero interessanti: scopriamo insieme di che cosa si tratta. Nel corso delle ultime settimane infatti, alcuni tecnici della NASA sono riusciti nell’intento di ristabilire le comunicazioni precedentemente perse con Voyager 1, la loro sonda spaziale, a causa di una problematica relativa al computer di bordo. Una volta ristabilita la comunicazione tra le parti, a questo punto è necessario recuperare tutti i dati che sono stati raccolti fino ad oggi, con il ripristino del download interrotto. Il primo tentativo che è avvenuto riguarda in particolare i dati della telemetria raccolti da Voyager 1, che saranno utili anche nel corso delle prossime missioni.
Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori aggiornamenti in merito da parte della NASA, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi a venire.