Pen Drive: ora dobbiamo stare davvero attenti a quali usiamo e dove le acquistiamo | Ecco le nuove armi degli hacker per rubarci tutto da sotto al naso
I criminali informatici sviluppano metodi sempre più sofisticati, e ora bisogna stare attenti alle pen drive: ecco la nuova truffa. Quando si parla di strumentazione tecnologica bisogna sempre portare la massima attenzione. I rischi, infatti, possono essere molto elevati.
Gli attacchi informatici rappresentano una minaccia che è in costante crescita. Questo trend si è reso particolarmente evidente dall’inizio della pandemia di Covid-19. Abbiamo infatti assistito a una vera e propria escalation di cyber-attacchi, sfruttando le vulnerabilità delle infrastrutture digitali sempre più utilizzate.
La dipendenza dai sistemi informatici per mantenere attive le comunicazioni e le operazioni aziendali ha esposto individui e organizzazioni a rischi significativi. La sicurezza informatica è diventata quindi una priorità assoluta che richiede un impegno costante per proteggere dati sensibili e infrastrutture critiche da possibili violazioni.
Gli hacker stanno diventando sempre più astuti, utilizzando metodi sofisticati per infiltrarsi nei sistemi informatici. Le tecniche di phishing, che ingannano gli utenti a rivelare informazioni personali attraverso email o siti web fraudolenti, sono solo la punta dell’iceberg.
L’ingegneria sociale, che sfrutta la psicologia umana per manipolare le persone a compiere azioni contro il loro interesse, è diventata una pratica comune. Inoltre, i virus informatici continuano a evolversi, diventando sempre più difficili da rilevare e neutralizzare.
Il metodo delle chiavette USB
In questo contesto, sta emergendo un fenomeno preoccupante, come sottolineato da Cynet: l’uso di pen drive infette come strumento per il furto di dati e informazioni personali. Questa tecnica insidiosa vede i malintenzionati lasciare intenzionalmente chiavette USB dannose in luoghi pubblici affollati, come esca per le loro vittime.
Le persone, ignare del pericolo, raccolgono queste pen drive pensando di aver trovato un oggetto utile, ma una volta connesse ai propri dispositivi, il malware contenuto si attiva, compromettendo la sicurezza dei dati in pochissimo tempo. Questa pratica è davvero allarmante, se si considera che i nostri device possono essere infettati in meno di 5 minuti con questo metodo.
I rischi sono elevati
L’uso improprio di queste pen drive infette può rappresentare una minaccia significativa per la sicurezza e la privacy dei dati personali. Questi dispositivi, sebbene siano estremamente comodi per il trasporto di file tra diversi computer, possono facilmente diventare veicoli per malware o virus.
Inoltre, se persi o rubati, il contenuto delle pen drive può finire nelle mani sbagliate, portando a possibili violazioni della privacy e furto d’identità. È quindi fondamentale adottare misure precauzionali, come l’utilizzo di crittografia e password, e limitare l’uso di pen drive a situazioni in cui sono strettamente necessarie.