Nel corso di tutti questi anni abbiamo assistito a innumerevoli progressi e salti in avanti dal punto di vista tecnologico, i quali hanno decisamente impattato a livello delle nostre vite nel quotidiano.
Pensiamo per esempio all’avvento di internet, un potente mezzo che ha esordito a partire dagli anni ’90 con la connessione 56K, per poi diffondersi in maniera sempre più capillare durante i primi anni 2000, rispettivamente grazie alla connessione ADSL e alla fibra ottica, che tra le altre cose hanno consentito un notevole aumento in termini di download e in upload.
Tra i principali passi in avanti promossi in avanti possiamo citare prima di tutto l’avvento degli smartphone, che sono riusciti in particolare a fare della connessione a internet il proprio punto di forza da cui partire, riuscendo nel giro di pochissimo tempo a conquistare milioni e milioni di utenti in tutto il mondo.
Anche il mondo della robotica ha ricevuto un notevole passo in avanti, con diversi robot che vengono utilizzati all’interno dei più disparati settori. Una delle aziende più influenti e importanti da questo punto di vista è sicuramente Boston Dynamics, che nel corso degli ultimi anni ha realizzato modelli di robot che assomigliano in maniera davvero evidente alla controparte umana, soprattutto in termini di movimenti.
Nello specifico Boston Dynamics ha recentemente dichiarato che dirà addio a uno dei suoi più iconici robot: scopriamo insieme di che cosa si tratta.
Stiamo parlando ovviamente del robot umanoide Atlas, che verrà ritirato dal commercio a partire dei prossimi mesi, dando così via a una nuova serie di nuovi progetti robotitici interessanti per la compagnia. Il robot Atlas nella fattispecie è frutto di un lavoro più che decennale da parte dei ricercatori di Boston Dynamics, che nel corso di tutto questo tempo ne hanno sempre più affinato i movimenti e i gesti, sempre più simili e affini alla controparte umana. Il robot Atlas, come testimoniato in particolare da alcuni video in circolazione su YouTube, è in grado di correre, saltare, scavalcare ostacoli e tantissimi altri movimenti ancora.
In origine, nell’ormai lontano 2013, era stato promosso ad opera del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, con il fine di essere utilizzato all’interno di specifiche missioni di ricerca, in sostituzione della controparte umana. Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori aggiornamenti in merito da parte di Boston Dynamics, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi a venire.