Nel corso degli ultimi trent’anni circa abbiamo assistito a innumerevoli progressi dal punto di vista tecnologico, che hanno decisamente impattato a livello delle nostre vite nel quotidiano.
La protagonista indiscussa al centro di tutto questo grande progresso è stata indubbiamente internet, che si è insinuata a partire dagli anni ’90 con la connessione 56K, per poi diffondersi ancor di più con la connessione ADSL e la fibra ottica, che ne hanno aumentato ulteriormente le velocità in download e in upload.
Uno dei progressi più importanti garantiti da internet è sicuramente l’avvento degli smartphone, che sono riusciti a fare della connessione a internet il proprio punto di forza da cui partire, riuscendo nel giro di pochissimo tempo a conquistare milioni e milioni di utenti in tutto il mondo, forti anche delle centinaia e centinaia di modelli proposti di anno in anno da parte delle principali compagnie produttrici, tra cui in particolare Samsung, Huawei, Apple e tante altre ancora.
Per non parlare poi delle piattaforme di streaming, che hanno soppiantato nel giro di pochissimo tempo i vecchi sistemi in voga fino a qualche anno fa, capitanati da alcuni tra i più vecchi franchise come Blockbuster et similia.
Un altro grande passo in avanti si è verificato anche per quanto riguarda i dispositivi radiocomandabili, in particolare i droni: essi permettono di effettuare delle riprese a dir poco mozzafiato e sbalorditive, davvero perfette per i videomaker che necessitano di video di alta qualità per le riprese dall’alto. In particolare nel corso dell’ultimo periodo sarebbe stato realizzato un drone davvero particolare e con delle caratteristiche interessanti: scopriamo insieme di che cosa si tratta.
Una delle criticità principali dei droni riconosciute da chi ne fa utilizzo quotidiano è sicuramente quella della bassa autonomia: un gruppo di ricercatori dell’Università del Sud della Danimarca avrebbe realizzato un drone modello Tarot 650 in grado di ricaricarsi in piena autonomia nel corso delle sue missioni di volo, collegandosi alla linea elettrica che si trova maggiormente nelle vicinanze del dispositivo. Grazie ad un sistema di telecamere, infatti, il drone effettuerebbe una vera e propria ricerca per collegarsi alla prima sorgente elettrica disponibile, ricaricandosi per induzione. Dopo aver terminato il processo di ricarica, il drone continuerebbe il suo volo in piena autonomia, come se nulla fosse.
Si tratta a tutti gli effetti di un’ottima soluzione per il reperimento di energia elettrica assieme all’installazione dei pannelli solari sulla superficie dei droni, che potrebbe portare a delle importanti innovazioni in futuro. Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori aggiornamenti, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi a venire.