Gli hacker dopo diversi tentativi ce l’hanno fatta: hanno utilizzato questa potentissima AI per creare danni immani | Ora è allarme rosso in tutto il Paese
In un contesto internazionale sempre più incerto, anche il web diventa una terra di predoni: ecco gli attacchi degli hacker cinesi. Da un bel po’ di tempo a questa parte si è reso noto il ruolo centrale che il web ha nelle vicissitudini interne di qualsiasi nazione. Con l’arrivo dell’intelligenza artificiale, poi, le possibilità di creare fake news e indirizzare l’opinione pubblica si sono espanse. Ecco il rapporto di Microsoft.
Gli ultimi anni hanno segnato alcuni trend molto importanti a livello globale. Per esempio, con l’insorgere della pandemia di COVID-19, il mondo si è spostato sempre più verso la digitalizzazione. Questo cambiamento ha portato con sé molte novità, tra cui un aumento significativo degli attacchi hacker.
Gli hacker, sfruttando la crescente dipendenza dalla tecnologia e le lacune nella sicurezza informatica, hanno intensificato i loro sforzi per compromettere i sistemi informatici. Questi attacchi sono diventati sempre più sofisticati e frequenti, colpendo sia individui che organizzazioni su larga scala.
La minaccia alla sicurezza digitale è diventata una preoccupazione globale. Da questo punto di vista, l’importanza di implementare misure di sicurezza robuste e di promuovere una maggiore consapevolezza sulla sicurezza informatica è diventata fondamentale.
Bisogna comprendere che gli attacchi hacker hanno conseguenze sia sui singoli utenti che sulle grandi organizzazioni. Secondo un report del Microsoft Threat Analysis Center la situazione è tutt’altro che rosea.
L’intelligenza artificiale ha un ruolo cruciale
Fino a qualche anno fa, gli attacchi degli hacker venivano veicolati tramite sistemi ben collaudati dai quali, in un modo o nell’altro, si poteva cercare di stare alla larga. Oggi, con l’exploit dell’intelligenza artificiale, tutto diventa più difficile da mappare con esattezza.
Il MTAC, infatti, ha evidenziato come negli ultimi anni ci siano stati alcuni movimenti chiari da gruppi di hacker fortemente legati alle loro nazioni di provenienza, con ingerenze sia nella politica statunitense che nelle aziende globali.
Uno scopo preciso
Gli hacker cinesi del gruppo Storm-1376 sarebbero i responsabili di un’ondata di fake news e deep fake che avevano intenzione di alterare l’opinione pubblica in vista delle elezioni di metà mandato negli USA. Per farlo, si sono avvalsi di IA generative in grado di creare contenuti falsi.
Gli stessi metodi sono stati utilizzati dal gruppo, chiamato anche Dragonbridge o Spamouflage, per indirizzare le elezioni a Taiwan. Parallelamente, il MTAC ha evidenziato furti in criptovalute da parte di hacker della Corea del Nord per un valore di circa 3 miliardi di dollari dal 2017 in poi.