Nel corso degli ultimi decenni abbiamo assistito a innumerevoli progressi dal punto di vista tecnologico e dei più disparati settori, i quali hanno cambiato radicalmente le nostre vite e le nostre abitudini.
Basti pensare prima di tutto a internet, un potentissimo mezzo che si è insinuato nelle case di tutto il mondo a partire dagli anni ’90 con la connessione 56K, per poi diffondersi ancor di più con la connessione ADSL e la fibra ottica, che ne hanno aumentato ulteriormente la velocità in download e in upload.
Grandi cambiamenti si sono verificati anche da un punto di vista economico e bancario: basti pensare per esempio ai grandi cambiamenti che si sono verificati a livello del sistema dei pagamenti. Se infatti fino a qualche anno fa utilizzavamo essenzialmente il denaro in contanti per l’acquisto di prodotti e servizi, ad oggi la situazione è totalmente cambiata a favore dei sistemi di pagamento elettronici, garantiti rispettivamente dall’utilizzo delle carte di debito e delle carte di credito, eventualmente associate ad un conto corrente di riferimento da cui poter attingere la liquidità richiesta e necessaria.
Il tutto è stato poi ulteriormente potenziato dall’introduzione del chip NFC all’interno degli smartphone di nuova generazione, che permettono l’acquisto di beni e servizi semplicemente avvicinando il proprio smartphone al POS dell’esercizio commerciale di riferimento.
Recentemente in particolare si sarebbe verificato un vero e proprio allarme rosso tra le banche: scopriamo insieme di che cosa si tratta. Nel corso dell’ultimo periodo una nuova minaccia informatica si sarebbe affacciata: i malintenzionati farebbero in questo caso uso di una specifica e celebre app, con la finalità di diffondere un potente malware che si insinua all’interno del dispositivo dei poveri malcapitati di turno, tra PC e smartphone di ogni modello e marchio.
La minaccia malware sarebbe stata scoperta nello specifico dagli studiosi di cyber-security dell’azienda Fox-IT. Nella fattispecie si tratterebbe di una vera e propria versione fittizia dell’app di McAfee Security, che celerebbe al suo interno un pericolosissimo malware, chiamato “Vultur“, riuscendo così a rubare dati estremamente personali e riservati degli utenti che la scaricano sul proprio dispositivo. La nostra raccomandazione dunque è quella di verificare sempre la fonte d’origine di ogni app che si intende scaricare, in modo da non incappare in spiacevoli situazioni analoghe.
Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori aggiornamenti a tal proposito da parte delle banche, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi a venire.