Google viene piegato dalla Legge: “basta con i giochetti, ora cancella davvero i dati dei cittadini” | Ecco il tesoro che raccoglieva di nascosto e come
La paura di essere spiati in qualsiasi luogo, reale o virtuale, ed a qualsiasi orario, è insita nel cuore di tantissimi utenti in tutto il mondo.
Ebbene sì, alzi la mano chi non si è sentito spiato almeno una volta nella propria vita. Magari si ha un vicino che vuole a tutti i costi intrufolarsi nelle vite altrui, spiando dalla finestra o dal balcone, più o meno nascosto da inferriate e tende. E, poi, ci sono quelli che origliano alle pareti cercando di carpire segreti, discussioni, paure.
Per non parlare di altri, poi, che, addirittura, sono lì a pedinare in strada qualcuno, parente, amico o partner che esso sia. Insomma, di casi, nella vita reale, se ne potrebbero elencare parecchi. E csì è anche nel mondo virtuale, nel mondo di internet e delle varie applicazioni nate in questo contesto. Il caso più assurdo è il tracciamento della cronologia.
Ma questo è ben risaputo. Tutti gli utenti conoscono il problema e, nonostante ciò, continuano ad utilizzare molto spesso i propri browser di fiducia, ad esempio. Questo, tra i tanti, è anche il caso del colosso tech di Mountain View. Stiamo parlando, come avete avuto modo di intuire, di Google e del suo tracciamento dei dati personali e della cronologia web.
Negli ultimi anni, però, c’é da dire che non è stato, poi, così chiaro. Ed all’insaputa dei suoi milioni di utenti, si parla del 66% del totale, negli anni, in particolar modo dal 2016, ha spiato, costantemente tutti. Ora, però, questa che potremmo definire farsa è terminata. Dopo una sentenza epocale dovrà cancellare praticamente tutto ciò che ha carpito fino ad ora.
Google alle strette: deve dire addio ai dati degli utenti “conservati” con l’inganno!
Ebbene sì, dopo un tira e molla che è andato avanti per ben 4 anni, ecco che finalmente arriva una notizia davvero importante e che rincuora sia coloro i quali hanno intentato una class action contro questo comportamento scorretto sia gli altri utenti nel mondo che attendevano la sentenza. E questa, puntualmente, è arrivata, portando in dote piena felicità. Ma cosa è successo in questo periodo?
Cosa ha fatto Google di così grave? Beh, in realtà, la risposta è davvero molto semplice. La vicenda ha come protagonista il suo browser: Google Chrome. In particolar modo, ciò che ha fatto scattare la molla per intentare questa azione di classe contro il colosso tech è la navigazione in incognito. Tutti pensavano che fosse privata e che nessuno mai avrebbe potuto conoscere nulla.
E’ il messaggio che è passato da Google stessa. Ed invece non era affatto così. Allo stesso modo della navigazione tradizionale, gli utenti venivano tracciati e, ovviamente, lo era anche la loro cronologia. Ora non potrà più farlo e dovrà cancellare quanto incamerato fino ad ora. L’unico neo, però, è che non dovrà rimborsare nessuno, anche se gli utenti potranno richiedere un rimborso.