Da un bel po’ di anni a questa parte stiamo affrontando diverse problematiche, che stanno interessando non sono il territorio europeo ma tutto il mondo in generale.
Pensiamo per esempio all’aumento continuo del costo dei prodotti alimentari di prima necessità, tra cui in particolare l’olio di semi di arachidi e la farina di grano 00, che hanno progressivamente portato ad una vera e propria inflazione del settore alimentare in generale.
Per non parlare poi del continuo e incessante aumento del costo dell’energia, che ha conseguentemente portato le principali compagnie produttrici ad aumentare di pari passo il costo delle bollette mensili dell’energia, portando gran parte dei cittadini delle diverse nazioni a faticare ad arrivare alla fine del mese.
Un altro grandissimo e significativo problema è senz’ombra di dubbio rappresentato dal riscaldamento globale, che ha portato diverse conseguenze che si sono poi diffuse a macchia d’olio su tutto il territorio mondiale. Uno dei cambiamenti più importanti consiste sicuramente nell’innalzamento dei mari, un fenomeno che non accenna di certo a fermarsi nel corso dei prossimi anni. Notizie non proprio confortanti a tal proposito arriverebbero dalla stessa NASA, l’agenzia governativa spaziale statunitense: scopriamo insieme di che cosa si tratta.
All’interno della NASA è infatti presente un apposito team, il Sea Level Change Team, specializzato nello studio relativo all’innalzamento dei mari conseguente al riscaldamento globale. La squadra ha recentemente realizzato uno strumento del tutto inedito che permette, grazie ad una mappa completamente interattiva, di visualizzare quali saranno le zone del mondo maggiormente interessate dall’innalzamento dei mari. In questo caso sarà possibile scegliere un decennio compreso rispettivamente tra il 2020 e il 2150, portando a degli scenari davvero spaventosi e a dir poco sensazionali.
I dati in questione vengono forniti dall’ente Intergovernmental Panel on Climate Change, che ogni cinque o sette anni fornisce un report dettagliato sulle condizioni climatiche del Pianeta Terra, sulla base di alcune analisi registrate a livello satellitare.
Tra le conseguenze apportate dal riscaldamento climatico ricordiamo anche lo scioglimento dei ghiacciai e delle calotte, andando conseguentemente ad espandersi lungo il territorio d’appartenenza. Si tratta a tutti gli effetti di un ottimo strumento di prevedibilità, che consente di prevedere nello specifico tutti gli scenari futuri a cui si potrebbe andare incontro. Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori aggiornamenti da parte della stessa NASA, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi a venire.