Ritorna la “Cometa del Diavolo”: dopo una lunghissima assenza sarà nuovamente possibile vederla a occhio nudo | Perchè la chiamiamo così?
Il cielo stellato si prepara ad ospitare un nuovo membro: possiamo prepararci per il grosso spettacolo che è in arrivo. Il profondo blu ricco di piccole luci lontane anni luce da noi è sempre stimolante. In alcuni momenti, quando siamo fortunati, possiamo imbatterci in certi fenomeni che lasciano senza fiato. Il mondo intero si prepara a incontrare nuovamente la Cometa del Diavolo.
Di questi tempi diventa sempre più difficile riuscire a godere dello spettacolo di un cielo stellato. L’inquinamento luminoso presente nelle nostre città è tale da impedire una visione limpida del cielo notturno. Spesso anche uscire poco fuori dalle zone urbane non porta a risultati molto migliori da questo punto di vista. Di certo, ogni essere umano prima o poi si lascia affascinare con il naso all’insù mentre ammira il grande mucchio di luci che si prestano alla nostra visione.
Lo spazio profondo ha sempre attirato l’attenzione degli umani, fin dai tempi più antichi. Con il tempo e le tecnologie adatte siamo arrivati a comprendere sempre meglio quello che si trovava sulla nostra testa. Addirittura siamo riusciti a portare gli esseri umani in orbita in maniera stabile, oltre che sulla Luna. A breve il cielo diventerà ancora più spettacolare per tutti noi che lo ammiriamo. Dopo tanti anni, infatti, sta per tornare una famosa cometa.
A breve il passaggio della Cometa del Diavolo
Le comete sono giganti che vagano nell’universo con orbite differenti in base alle loro traiettorie. Raramente si possono osservare a occhio nudo dalla Terra. Affinché si verifichi una situazione di questo tipo, infatti, c’è bisogno che la cometa transiti a una distanza non troppo grande dal nostro pianeta, ma non solo. Il Sole, infatti, deve poterla illuminare in maniera soddisfacente. Ogni 70 anni tira fuori la testa la cometa 12P/Pons-Brooks, classificata come appartenente alla famiglia delle comete di Halley.
Si tratta di un ammasso che, secondo le stime, è più grande del Monte Everest. Trattandosi di una cometa criovulcanica, qualche tempo fa alcuni osservatori avevano osservato una sua emissione di gas e ghiaccio nell’atmosfera. Lo spettacolo scaturito le aveva regalato il soprannome di “Cometa del Diavolo“. Dall’emisfero settentrionale il passaggio di 12P/Pons-Brooks sarà visibile intorno al 21 aprile, giorno in cui la sua distanza dal Sole sarà minima. Probabilmente ci sarà bisogno dell’ausilio di un telescopio o di un binocolo, e molto dipenderà dall’inquinamento luminoso presente. Una volta passata dovremo attendere circa altri 70 anni prima di rivederla.