Nel corso degli ultimi trent’anni circa abbiamo assistito al continuo avvicendarsi di svariate tipologie di dispositivi, che hanno decisamente impattato e registrato un significativo impatto a livello delle nostre vite nel quotidiano.
Basti pensare prima di tutto agli smartphone, i quali sono riusciti a fare della connessione il loro punto di forza da cui partire, riuscendo nel giro di pochissimo tempo a conquistare milioni e milioni di utenti in tutto il mondo, forti anche delle centinaia e centinaia di modelli proposti di anno in anno da parte delle principali compagnie produttrici, tra cui in particolare Samsung, Huawei, Xiaomi, Redmi e tante altre ancora.
Per non parlare poi degli smartwatch, che permettono di consultare comodamente le notifiche in collegamento diretto con il proprio smartphone, oltre a misurare in maniera efficace e precisa tutti i parametri vitali.
Un altro dispositivo ad oggi molto utilizzato è sicuramente il notebook portatile, che permette nella fattispecie di unire il peso leggero di uno smartphone contemporaneamente alla maggior potenza di un PC desktop, risultando utilissimi soprattutto nelle sessioni di smart working. Una delle problematiche dei dispositivi in generale, e soprattutto dei notebook, risiede senz’ombra di dubbio nel caricatore, dal momento che molti di noi commettono un errore che potrebbe inevitabilmente distruggerlo in maniera irreparabile: scopriamo insieme di che cosa si tratta.
Spesso e volentieri si tende a tenere costantemente collegato il notebook portatile alla corrente, ed effettivamente si tratta di un comportamento assolutamente deleterio per la batteria, che potrebbe inevitabilmente comprometterla sul lungo periodo.
Nel caso in cui il notebook portatile venga perennemente collegato all’alimentazione, si arriva a temperature decisamente elevate che possono andare a compromettere il corretto funzionamento della batteria e del notebook portatile stesso. Sul lungo periodo le elevate temperature potrebbero portare infatti a un decisiva riduzione dell’autonomia totale del notebook, non potendo così più arrivare alla fine della giornata come avveniva un tempo. È infatti necessario evitare in ogni modo qualsiasi livello di tensione che sia prolungato nel tempo, dal momento che questo può abbassare nel corso del tempo la capacità totale della batteria, non più funzionale come durante il primo periodo di utilizzo.
Fortunatamente il problema, stando a quanto riportato dagli esperti, è stato notevolmente mitigato dalla realizzazione di batterie decisamente più resistenti alle sollecitazioni di calore, installate all’interno dei notebook di nuova generazione, che permettono così di arrivare alla fine della giornata senza particolari problemi di sorta.