Quando si riceve una raccomandata a casa, non tutti sanno che esiste la possibilità di rifiutarla: bisogna però stare attenti. Non sempre, infatti, siamo a conoscenza di tutte le leggi che governano determinati aspetti della nostra vita quotidiana. A nessuno fa piacere ricevere multe e cartelle esattoriali, ma se si vuole rifiutare una raccomandata è bene sapere alcune cose in anticipo.
Quella che stiamo vivendo è un’epoca di forte digitalizzazione. La direzione è stata indicata dall’Unione Europea, la quale ha fissato alcuni paletti molto importanti per il futuro della comunità europea nei prossimi anni. L’obiettivo dichiarato è quello di combattere il cambiamento climatico, e certamente le azioni intraprese finora aiuteranno molto a contenere la messa in atmosfera degli inquinanti. Dal 2035, infatti, le automobili a benzina e a diesel non saranno più vendute in Europa.
Non solo, poiché entro lo stesso anno l’UE ha fissato obiettivi numerici per i suoi Paesi membri. Grazie ai finanziamenti contenuti nel PNRR, infatti, si vuole stimolare sempre di più il riciclaggio della spazzatura e la riduzione del consumo di alcuni materiali, come la carta. L’obiettivo è anche quello di ridurre il suo spreco attraverso una digitalizzazione che vuole anche semplificare la vita dei cittadini e il loro rapporto con la Pubblica Amministrazione. In alcuni casi, però, la presenza fisica è ancora necessaria.
Sarà capitato a tutti prima o poi di ricevere a casa una raccomandata postale. Questo mezzo speciale è riservato alle comunicazioni che sono importanti, e che dunque prevedono una consegna diretta all’interessato. Spesso, però, le raccomandate hanno contenuti spiacevoli, come cartelle esattoriali o multe da pagare. Per questo motivo, in molti si interrogano sulla possibilità di rifiutare quanto ricevuto. In realtà, rifiutare una raccomandata è perfettamente legale: nessuno è obbligato ad accettare la posta che riceve. I problemi, però sorgono in relazione a questioni differenti.
Innanzitutto, bisogna considerare che non è detto che all’interno di una raccomandata ci sia qualcosa di negativo. Magari si tratta di un risarcimento, o un pagamento. In secondo luogo, bisogna considerare che in caso di rifiuto la raccomandata si ritiene in ogni caso consegnata. Dunque, oltre a sospendere il periodo di prescrizione di vari atti, nel caso delle multe, per esempio, dal rifiuto iniziano a decorrere i 60 giorni che, una volta scaduti, portano all’aumento ulteriore delle cifre da pagare. Insomma, meglio evitare di rifiutare le raccomandate e recuperare sempre le giacenze per tempo.