Notebook: Meglio spegnerlo o tenerlo in standby per non rovinare la batteria ed avere prestazioni al top? Ecco cosa dice il manuale d’uso
Nel corso di tutti questi anni abbiamo assistito a innumerevoli progressi dal punto di vista tecnologico, che hanno decisamente impattato a livello delle nostre vite nel quotidiano.
Pensiamo alla protagonista indiscussa al centro di questo enorme progresso tecnologico, rappresentata inevitabilmente da internet, un potentissimo mezzo che si è diffuso a partire dai primi anni ’90 con la connessione 56K, per poi diffondersi ulteriormente con la connessione ADSL e la fibra ottica, che hanno portato un’ulteriore diffusione a livello del territorio italiano ed europeo in generale, oltre ad un notevole aumento della velocità sia in download che in upload.
Tra i principali progressi apportati dall’avvento di internet ricordiamo senz’ombra di dubbio l’avvento dei social network, che volenti o nolenti hanno significativamente cambiato in maniera radicale le nostre vite nel quotidiano, anche nelle modalità di comunicazione odierna dei mass media. Tra i principali esponenti troviamo i più grandi colossi del web tra cui Instagram, Facebook, Twitter (ad oggi rinominato X a seguito della recente acquisizione da parte di Elon Musk), per poi terminare infine con TikTok, riservato in massima parte alle fasce di popolazione più giovane.
Il boom dei dispositivi portatili
Per non parlare poi dell’arrivo degli smartphone verso gli anni 2000, che sono riusciti a fare della connessione a internet il loro punto di forza da cui partire, riuscendo nel giro di pochissimo tempo a conquistare milioni e milioni di utenti in tutto il mondo, forti anche delle centinaia e centinaia di modelli proposti di anno in anno da parte delle rispettive compagnie produttrici, tra cui in particolare ricordiamo Apple, Samsung, Huawei, OnePlus e tante altre ancora.
Oggi nello specifico ci concentreremo sui notebook, che rappresentano in assoluto i dispositivi maggiormente utilizzati per continuare il proprio flusso produttivo di lavoro anche quando si è in mobilità, in assenza ovviamente del nostro PC desktop o del PC dell’ufficio a cui solitamente facciamo riferimento.
Attenti ai notebook
Un delle problematiche più significative in tal senso riguarda l’utilizzo del notebook in sè e il consumo della batteria, comune agli smartphone: diverse volte ci si chiede se effettivamente sia meglio spegnere direttamente il notebook portatile o metterlo in stand-by nel momento in cui non lo stiamo utilizzando.
In base al parere di molti, infatti, il notebook portatile andrebbe necessariamente spento nella misura in cui non venga utilizzato per più giorni di fila, per poi riaccenderlo all’occorrenza, in modo tale da non usurare e logorare completamente la batteria. Nel caso dei MacBook esiste perfino una modalità Standby apposita, che può essere in un certo senso paragonata alla modalità Sospensione caratteristica dei sistemi operativi Windows, che permette al PC di riaccendersi in maniera rapida e veloce.