Su Internet non c’è mai da abbassare l’attenzione poiché i malintenzionati sono sempre dietro l’angolo: ecco l’ultima truffa. Sono sempre più affinati i metodi portati dai criminali informatici per recuperare dati personali e informazioni sensibili. Negli ultimi giorni si stanno moltiplicando alcune segnalazioni in giro per l’Italia. Meglio verificare tutto per bene prima di finire in situazioni molto spiacevoli.
C’è un trend preoccupante che negli ultimi mesi è stato messo in secondo piano rispetto a notizie di portata ben maggiore. Sono anni oramai che gli attacchi informatici si moltiplicano in rete. Tutto si può far ricondurre più o meno al periodo pandemico. A causa dei lockdown dovuti al Covid-19, infatti, l’unico mezzo per continuare a lavorare, studiare, svagarsi e rimanere in contatto era quello di utilizzare internet.
Così il web si è popolato nel giro di pochissimi mesi di miliardi di utenti che fino a poco tempo prima non utilizzavano i sistemi informatici con così tanta costanza. Purtroppo, una vicenda di questo tipo ha fatto sì che il web si riempisse di persone che non avevano ancora ben chiaro quali fossero i limiti e i rischi di internet. La quantità di dati presente in rete ha così suscitato l’interesse degli hacker, che hanno cominciato a prosperare.
Sono molti i metodi utilizzati dai malintenzionati per recuperare dati sensibili e informazioni personali, ma negli ultimi giorni molte segnalazioni indicano lo stesso escamotage.
Gli attacchi informatici si suddividono in base alla finalità che essi hanno. Ci sono i ransomware, cioè programmi che vengono installati su un dispositivo e prendono letteralmente in ostaggio una certa mole di dati chiedendo poi un riscatto per la loro liberazione. C’è anche il phishing, metodo molto più diffuso, che invece consiste in un mezzo di ingegneria sociale. Fondamentalmente si creano pagine che sembrano essere sicure per rubare dati.
La Polizia di Stato in queste ore ha comunicato che molte segnalazioni indicano una serie di mail che hanno come oggetto un messaggio riguardante lo spazio di archiviazione in esaurimento. Le vittime sono spinte a cliccare su link ingannevoli che reindirizzano a pagine su cui gli hacker possono rubare i nostri dati. Per evitare di finire vittima di questi attacchi, il consiglio numero uno è quello di verificare sempre i mittenti delle mail che riceviamo per assicurarci che provengano da fonti al 100% affidabili.