Italia a Spyware: una minaccia per tutto il pianeta e milioni di utenti pare abbia origine dal nostro Paese | Ecco le accusa di Google e Meta
Possiamo senz’ombra di dubbio definire l’avvento di internet come uno degli eventi senz’altro più significativi del terzo millennio.
Tutto ebbe inizio più precisamente verso la fine degli anni ’90 con la primordiale (e ancora in fase embrionale) connessione 56K, che in un modo o nell’altro gettò le fondamenta di tutto ciò che arrivò nei mesi e anni successivi.
Pensiamo per esempio all’avvento dei social network, con alcuni dei più grandi colossi del web come per esempio Facebook, Instagram, Twitter (ad oggi rinominata X a seguito delle recenti acquisizioni da parte di Elon Musk), per poi terminare infine con TikTok, riservato in massima parte alle fasce di popolazione più giovane. Tutti, chi più chi meno, hanno significativamente cambiato le modalità di comunicazione e, soprattutto, di fruizione dei mass-media.
Il rovescio della medaglia
Per non parlare dell’enorme successo registrato dalle piattaforme di streaming, che ne giro di pochissimo tempo sono riuscite a soppiantare i vecchi sistemi di videonoleggio in voga fino ad allora, riuscendo ad offrire un ampissimo catalogo di film e serie TV dietro il pagamento di un canone mensile o annuale.
Purtroppo come ogni cosa che si rispetti, anche nel caso di internet bisogna sempre considerare il rovescio della medaglia, rappresentato dalla compromissione della sicurezza dei propri dati personali. Nello specifico una nuova minaccia si sarebbe recentemente affacciata all’interno del web: scopriamo insieme di che cosa si tratta.
Una nuova minaccia
Recentemente due grandi colossi dell’informatica mondiale, rispettivamente Meta (a capo di social network come Facebook, Instagram e perfino WhatsApp) e Google avrebbero individuato dei pericolosi spyware riconducibili al territorio italiano. Si tratterebbe nella maggior parte dei casi di trojan che si nasconderebbero sotto mentite spoglie all’interno di finte applicazioni presenti negli store mobile, vale a dire Google Play Store e App Store, mettendo seriamente a rischio l’incolumità e la sicurezza personale degli utenti che ne fanno uso. Tali spyware sarebbero programmati con il fine ultimo di manipolare i dispositivi degli esponenti dell’opinione pubblica, come nel caso dei politici o dei giornalisti. Ad essere citate all’interno di questo “processo informatico” da parte dei reparti di sicurezza informatica delle due grandi compagnie sarebbero nello specifico Cy4Gate, IPS Intelligence e Negg Group.
Si tratta a tutti gli effetti di azioni totalmente illegali, che minano in maniera particolarmente critica la privacy di tutti gli utenti. Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori aggiornamenti in merito da parte di Meta e Google, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi a venire.