ChatGPT non dimentica: ecco come custodisce i nostri segreti e con chi li condivide | Non ci dimenticherà mai
Nel corso degli ultimi trent’anni circa abbiamo assistito a innumerevoli progressi dal punto di vista tecnologico, i quali (chi più chi meno, a seconda dei casi) hanno registrato un impatto significativo a livello delle nostre vite nel quotidiano.
Pensiamo ad esempio all’avvento di internet, un potentissimo mezzo che si è insinuato sempre più progressivamente nelle nostre esistenze, dapprima con la connessione 56K e in un secondo momento con la connessione ADSL e la fibra ottica, le quali ne hanno decretato un’ulteriore diffusione a livello del territorio italiano ed europeo in generale.
Uno dei progressi più importanti promossi da internet consiste nell’arrivo delle piattaforme di streaming, che hanno fatto della connessione a internet il loro punto di forza da cui partire, riuscendo nel giro di pochissimo a soppiantare i vecchi sistemi utilizzati e in voga fino ad allora, come nel caso di Blockbuster e affini, offrendo un ampissimo catalogo di film e serie TV dietro il pagamento di un canone mensile o annuale, in base alle esigenze del singolo cliente del momento.
Il successo dell’IA
Per non parlare poi del grandissimo successo promosso dagli smartphone, dei dispositivi lanciati verso la fine degli anni 2000, che hanno fatto anch’essi della connessione a internet il loro punto di forza, vendendo milioni e milioni di unità in tutto il mondo, forti anche delle centinaia di modelli che ogni anno vengono realizzati e proposti da parte delle principali compagnie produttrici.
Oltre a questo ricordiamo un altro grandissimo passo in avanti, rappresentato in questo caso dall’intelligenza artificiale: si tratta a tutti gli effetti di un potentissimo mezzo che si sta insinuando all’interno dei più disparati settori, dal doppiaggio all’intrattenimento, fino ad arrivare al mondo dello spettacolo, compromettendo in molti casi l’attività e il lavoro umano.
Il modus operandi di ChatGPT
Fortunatamente ci sono anche risvolti positivi in tal senso come nel caso di ChatGPT, uno degli assistenti di intelligenza artificiale più utilizzati al mondo da parte di milioni e milioni di utenti. Sembra però che a quanto pare ChatGPT non “dimentichi” i nostri contenuti, custodendo in maniera certosina i nostri segreti e imparando a ricordarsi tutte le informazioni degli utenti che ne fanno uso. Le modalità di memorizzazione sono rispettivamente distinte tra la memorizzazione manuale (su richiesta dell’utente nello specifico) e quella automatica, che viene effettuata con il progredire del tempo.
Sulla base di memorizzazione l’esperienza d’uso con ChatGPT migliora significativamente, grazie a dei contenuti indicizzati. Non ci resta a questo punto che attendere i prossimi risvolti di ChatGPT e dei suoi futuri utilizzi, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi a venire.