Tra le tante teorie del complotto, ce n’è una che sembra basarsi su alcuni elementi che evidenziano un trend in crescita. Secondo alcuni utenti, infatti, Internet è oramai morto, e il motivo è più attuale che mai. Certo, sembra difficile ipotizzare una fine del genere, soprattutto considerando la quantità di persone che sono connesse ogni giorno. Ma una fondo di verità c’è eccome.
Da quando è stato introdotto, Internet ha davvero stravolto la società umana. La possibilità di collegarsi all’istante con miliardi di persone in giro per il mondo ha aperto alcuni scenari ai quali non eravamo preparati. Nel corso del tempo, però, innovazione e conoscenza hanno fatto sì che l’adattamento fosse rapido. Certo, questo non significa che chi naviga su Internet sia sempre consapevole di quello che fa.
Anzi, l’utente medio probabilmente non è consapevole di tutti i rischi che sono presenti online. E forse è proprio questa scarsa conoscenza del soggetto che fa sì che nascano alcune teorie del complotto riguardo ai grandi temi del mondo. Nel corso degli ultimi tempi ne abbiamo sentite svariate tra le più fantasiose. Per quanto sia corretto sviluppare un proprio punto di vista, queste teorie si fondano su basi che non sono mai scientifiche e spesso sono faziose.
Tra queste, negli ultimi tempi è tornata di moda la Dead Internet Theory, che evidenzia un problema reale del web di oggi.
Il nome di questa teoria è molto forte, e richiama la presunta morte di Internet. Secondo i sostenitori di questo pensiero, infatti, sono anni che il web è pieno di contenuti generati dai bot, o comunque da intelligenze artificiali. Insomma, non è vero che sono gli esseri umani a creare e a caricare i contenuti online. Ovviamente, si tratta di una teoria completamente campata per aria.
Il focus, però, si pone sull’aspetto corretto. I social network di oggi sono letteralmente invasi da bot che mettono like e generano commenti che si evidenziano per essere spesso poco pertinenti con il contesto. La differenza reale, però, è che questi bot vengono creati per assomigliare agli influencer umani, e non viceversa. Per farla breve, è vero che Internet e i social sono pieni di account fasulli e di intelligenze artificiali che scrivono commenti e mettono like, ma il web è tutt’altro che morto e gli utenti umani sono ancora ben presenti.