AI Act condanna l’Europa: le Intelligenze verranno imbrigliate ed utilizzarle sarà molto più complesso | Ecco le reali conseguenze
Nel corso degli ultimi trent’anni circa sono stati davvero variegati e innumerevoli i progressi dal punto di vista tecnologico, che hanno registrato un decisivo impatto a livello delle nostre vite nel quotidiano.
Pensiamo alla protagonista indiscussa rappresentata da internet, un potentissimo mezzo che si è diffuso dapprima con la connessione 56K verso la fine degli anni ’90, per poi proseguire ulteriormente con la connessione ADSL e la fibra ottica che ne hanno aumentato ulteriormente le velocità in download e upload, permettendo tra le altre cose una diffusione sempre più capillare all’interno del territorio italiano ed europeo in generale.
Tra i principali progressi apportati da internet ricordiamo nello specifico l’avvento dei social network, con alcuni tra i più grandi colossi come per esempio Facebook, Instagram, Twitter (ad oggi rinominato X a seguito della recente acquisizione da parte di Elon Musk), per poi terminare infine con TikTok, riservato alle fasce di popolazione più giovane, per non parlare dell’ancor più recente Threads, che si sta prendendo sempre più piede tra gli utenti.
L’arrivo dell’intelligenza artificiale
Oltre a questo internet ha portato l’introduzione delle piattaforme di streaming, che offrono un ampissimo catalogo di film e serie TV dietro il pagamento di un canone mensile o annuale. Tra le principali piattaforme di streaming ricordiamo in particolar modo Netflix, Amazon Prime Video, Disney Plus, Paramount+, AppleTV+ e tante altre ancora.
Un altro grandissimo passo avanti degli ultimissimi anni è poi stata l’intelligenza artificiale, che sta progressivamente prendendo sempre più piede all’interno dei più disparati settori e campi, prendendo spesso e volentieri (purtroppo) il posto del lavoro umano. Tra i principali servizi in tal senso ricordiamo in particolare ChatGPT, uno dei più conosciuti chatbot, che offre un’assistenza completa sui più disparati settori, ed è ad oggi in uso da parte di milioni di utenti in tutto il mondo.
I dettagli dell’AI Act
Una delle criticità senz’altro significative e fondamentali nel corso dell’ultimo periodo è sicuramente la regolamentazione dell’intelligenza artificiale, che ad oggi risulta oltremodo lacunosa. Oggi ci concentreremo proprio su questo, andando ad analizzare l’ultima versione della recentissima AI Act, ovvero la normativa europea in merito all’utilizzo e all’implementazione dell’intelligenza artificiale.
Entrando maggiormente nello specifico l’AI Act consta di 85 articoli, con ben 9 allegati al suo interno, e andrà a stilare tutti i principali rischi che l’uso dell’intelligenza artificiale comporta, suddivisi in base al grado di gravità, da minimo a inaccettabile. Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori aggiornamenti da parte dell’Europa, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi a venire.