Giappone, finisce un era: li abbandonano dopo quasi quarant’anni di duro lavoro senza nessun preavviso | Era gli unici ad utilizzarli
Durante gli ultimi trent’anni abbiamo assistito a tantissimi salti in avanti dal punto di vista tecnologico, i quali (chi più chi meno, a seconda dei casi ovviamente) hanno decisamente impattato a livello delle nostre vite nel quotidiano.
Possiamo senz’ombra di dubbio identificare la protagonista indiscussa al centro di tutto questo enorme progresso tecnologico in internet, che ha esordito su scala mondiale con la connessione 56K verso la fine degli anni ’90, per poi diffondersi successivamente con la connessione ADSL e la fibra ottica, che hanno portato ad una maggior espansione sia a livello del territorio italiano in generale (raggiungendo anche i paesi più piccoli) e del continente europeo.
Internet ha sua a volta apportato diversi significativi passi in avanti, come per esempio l’arrivo degli smartphone, i quali hanno fatto della connessione a internet il loro punto di forza da cui partire, riuscendo nel giro di pochissimo tempo a conquistare milioni e milioni di utenti in tutto il mondo, forti anche delle centinaia e centinaia di modelli che vengono continuamente proposti dalle principali compagnie produttrici, tra cui ad esempio Samsung, Apple, Huawei, OnePlus, Xiaomi e tante altre ancora.
Lo stravolgimento di internet
Per non parlare poi dell’enorme successo registrato dall’avvento dei social network, capitanati da alcuni tra i più grandi colossi del web come per esempio Facebook, Instagram, Twitter (ad oggi rinominato X a seguito della recente acquisizione da parte di Elon Musk) e infine TikTok, riservato in massima parte alle fasce di popolazione più giovane, oltre al recentissimo Threads, che si sta ponendo come vero e proprio concorrente diretto dell’ormai defunto Twitter.
Internet ha portato anche a dei significativi cambiamenti non solo a livello delle infrastrutture virtuali, ma anche a livello dei supporti fisici: con il passare del tempo, infatti, sempre più aziende e compagnie si affidano progressivamente alle tecnologie in cloud, permettendo un accesso immediato da remoto.
La novità del Giappone
In particolare il Giappone ha deciso che, da oggi in poi, non si utilizzeranno più i floppy disk come supporto fisico all’interno della pubblica amministrazione.
Ricordiamo infatti che il floppy disk era uno dei supporti fisici più in voga nel corso degli anni ’90, per poi lasciare spazio al CD, che ha registrao invece un enorme successo durante i primi anni 2000 fino ad oggi. Nella fattispecie sarebbe stato il Ministero dell’Economia ad aver annunciato l’eliminazione, durante gli ultimi mesi dell’anno precedente, di ben 34 istanze in merito all’utilizzo del floppy disk all’interno della pubblica amministrazione, propendendo in questo caso per i CD-ROM.