Un clamoroso ritrovamento sta facendo parlare molto tantissimi esperti: si tratta di una mappa stellare molto antica. Il ritrovamento, avvenuto in Italia, ha fin da subito sconvolto gli studiosi. Se le ipotesi venissero confermate, infatti, si tratterebbe della mappa stellare più antica conosciuta in tutto il mondo. Ecco cos’è e come funzionava.
Nella sua storia l’umanità ha raggiunto livelli tecnologici inimmaginabili. Al giorno d’oggi siamo circondati da apparecchiature e da strumenti che sarebbero stati impensabili solo qualche anno fa. Quando si ripercorre la storia della civiltà umana, però, si tende sempre a pensare a quanto fossero arretrate le persone che vivevano nell’antichità. In realtà, l’essere umano ha compiuto passi da gigante anche in epoche remote.
Basti pensare alle grandi meraviglie che sono state costruite millenni e millenni fa, come le grandi piramidi egiziane. Strutture di questo tipo si rintracciano un po’ dappertutto in giro per il mondo, e lasciano intendere che le società antiche fossero già ben preparate per costruire strutture monumentali. Non solo, perché anche la loro conoscenza del mondo che li circondava era piuttosto approfondita. Da sempre, infatti, l’essere umano ha dovuto imparare a muoversi in un ambiente ricco di significati.
Ciò diventa ancora più rilevante se pensiamo alla quantità di spettacoli naturali che ci circondano. Anche per gli umani che vivevano prima dell’anno zero le stelle erano ben visibili; anzi, in mancanza di inquinamento luminoso si trattava di uno strumento fondamentale.
Ciò che ha fatto molto scalpore nell’ultimo ritrovamento effettuato in Italia, però, è la data. Un gruppo di ricercatori, infatti, ha trovato in una fortezza protostorica una pietra davvero singolare. Su di essa, infatti, ci sono chiari segni di utilizzo dello scalpello. I punti riportati su di essa sembrano però rievocare qualcosa di molto più interessante. Uno studio approfondito ha infatti fatto emergere che si tratta di una mappa stellare.
Questa pietra è stata utilizzata come un quaderno per segnare la posizione degli astri nel cielo. Si parla di un totale di 29 incisioni, di cui la maggior parte sono già state identificate nella volta celeste. Ciò che stupisce maggiormente, come detto, è la data a cui risale questo reperto. Questa pietra, infatti, è stata incisa in un periodo di tempo compreso tra il 1800 e il 400 a.C. Insomma, si tratta di una delle mappe stellari più antiche mai ritrovate in giro per il mondo.