Ha dell’incredibile la vicenda che ha coinvolto uno dei colossi della tecnologia mondiale: 700 persone condannate ingiustamente. L’applicazione dei sistemi tecnologici semplifica di molto la vita e il lavoro di miliardi di persone. D’altro canto, bisogna anche fare attenzioni a quali possano essere gli effetti collaterali di un utilizzo troppo massiccio della tecnologia. L’ultima vicenda ha del clamoroso.
Al giorno d’oggi siamo tutti abituati a utilizzare strumenti tecnologici di vario tipo. Negli ultimi anni, infatti, le innovazioni si sono susseguite a ritmo costante, portando nella nostra quotidianità dispositivi e servizi che hanno modificato completamente il nostro modo di rapportarci con gli altri e con il nostro lavoro. Ovviamente, la digitalizzazione ha tantissimi aspetti positivi che devono essere presi in considerazione.
D’altro canto, ci sono anche moltissimi rischi associati a un utilizzo massiccio di questi sistemi informatici. Questa preoccupazione diventa tanto più rilevante oggi, con l’intelligenza artificiale che sta per fare il suo ingresso nella nostra vita di tutti i giorni. Gli utenti non sempre sono in grado di discernere quali pericoli si possono presentare nell’utilizzo dei propri dispositivi, smartphone, tablet, smartwatch o laptop che siano.
A volte, però, a sbagliare sono le stesse aziende tecnologiche. In alcuni casi, i loro errori possono portare a conseguenze devastanti sulla vita personale e professionale di tantissime persone.
Tutto è cominciato nel 1999, quando la giapponese Fujitsu ha avviato una serie di processi contro migliaia di dipendenti dislocati in moltissime filiali. L’accusa rivolta ai manager e ai dipendenti era quella di malversazione finanziaria. Tutto si basava sui dati rilevati dal sistema informatico interno dell’azienda nipponica. Di quasi 3500 dipendenti accusati, 700 di questi sono stati condannati in via penale, con alcune sentenze che hanno portato al carcere dei diretti interessati. Come se non bastasse, il caos ha portato almeno a quattro suicidi che possono essere correlati con questi avvenimenti.
Lo scandolo ha preso il nome di “Horizon“, dal software che era stato utilizzato per rilevare le violazioni. Dal 2010, però, alcune indicazioni hanno iniziato a porre dubbi sull’affidabilità del software, tanto da arrivare alla verità. Horizon, in realtà, presentava tantissime falle ed errori interni che hanno portato a dati inesatti, utilizzati per condannare le persone imputate. Insomma, la vita di centinaia di dipendenti è stata rovinata a causa di errori informatici. Fujitsu ora si trova al centro del ciclone mediatico, e il valore delle sue azioni è sceso ai minimi storici.