Il creatore di ChatGPT avverte: “va limitata e controllata come l’energia nucleare” | Stavolta la minaccia è concreta ed attuale
Durante gli ultimi vent’anni circa sono stati davvero innumerevoli e disparati i salti in avanti dal punto di vista tecnologico che, volenti o nolenti, hanno avuto un notevole impatto a livello delle nostre vite nel quotidiano, cambiandole spesso per sempre e in maniera definitiva.
Pensiamo prima di tutto ad uno dei più potenti mezzi di quest’epoca, rappresentato da internet: essa si è infatti inizialmente diffusa con la connessione 56K verso la fine degli anni ’90, per poi diffondersi ulteriormente con la connessione ADSL e la fibra ottica, le quali ne hanno aumentato ulteriormente le velocità rispettivamente in download e in upload, permettendo come diretta conseguenza una diffusione sempre più capillare all’interno del territorio europeo in generale.
Internet a sua volta ha apportato diversi cambiamenti importanti, che tutt’oggi riconosciamo come validi e che ci portiamo addietro a tutto tondo.
I progressi della tecnologia
Pensiamo per esempio all’avvento dei social network risalente a più di una decina di anni fa, in questo caso capitanati da alcuni tra i più grandi colossi del web tra i quali Facebook, Instagram, Twitter (ad oggi rinominato X a seguito dell’acquisizione da parte di Elon Musk), per poi terminare infine con TikTok, riservato in massima parte alle fasce di popolazioni più giovani, e l’ancor più recente Threads, che sta spopolando tra gli utenti costituendosi come vero e proprio concorrente a quello che fu un tempo Twitter.
Per non parlare poi dell’avvento degli smartphone, che sono riusciti a fare della connessione a internet il loro punto di forza da cui partire nel tempo, macinando milioni e milioni di vendite a livello di tutto il mondo, grazie anche alle centinaia e centinaia di proposte da parte delle principali compagnie produttrici.
I rischi del futuro
Un altro grandissimo passo in avanti risalente agli ultimi anni consiste nell’introduzione dell’intelligenza artificiale, che sta attecchendo sempre di più all’interno dei più disparati settori, e nonostante gli innumerevoli vantaggi porta con sé anche dei pericoli non da poco. A prender parola in tal senso intervenendo al Word Economic Forum di Davos è stato Sam Altman, ovvero l’amministratore delegato di OpenAI, una delle aziende di intelligenza artificiale più influenti dell’ultimo periodo.
Secondo Altman, è necessario intervenire il prima possibile per regolamentare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale entro pochi anni, prima che sia troppo tardi: a detta sua, infatti, l’intelligenza artificiale è una tecnologia molto potente, che potrebbe dare origine a delle insidie davvero significative in futuro più o meno prossimo. Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori aggiornamenti da parte di OpenAI, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi a venire.