ChatGPT fallisce miseramente: scoperto come ogni scenario porta ad un errore di diagnosi | Utilizzo nella Medicina tutto da rivedere
Durante gli ultimi trent’anni sono stati davvero tanti i salti in avanti che abbiamo conosciuto da un punto di vista squisitamente tecnologico, che nel bene o nel male hanno impattato in maniera abbastanza preponderante e significativa all’interno delle nostre vite nel quotidiano.
Basti pensare per esempio alla potentissima internet, che si è diffusa dapprima con la connessione 56K verso la fine degli anni ’90, e la connessione ADSL e la fibra ottica che si sono diffuse indicativamente verso i primi anni 2000, velocizzando di gran lunga i tempi sia in download che in upload, permettendo una diffusione sempre più capillare all’interno del territorio italiano in generale.
Internet a sua volta ha stravolto numerosissimi mercati e settori nel tempo. Pensiamo per esempio al fiorire delle piattaforme di streaming, che nel giro di pochissimo tempo sono riuscite a soppiantare i vecchi sistemi soppiantati dai sistemi di videonoleggio (come Blockbuster, per esempio), riuscendo ad offrire un catalogo di film e serie TV on demand dietro il pagamento di un canone mensile o annuale.
L’arrivo dell’intelligenza artificiale
Oltre a questo ricordiamo anche il grandissimo successo dei social network, capitanati dai grandi colossi del web come per esempio Facebook, Instagram, Twitter (ad oggi rinominato X a seguito dell’acquisizione da parte di Elon Musk), per non parlare degli ancor più recenti TikTok e Threads, nato nel corso delle ultime settimane.
Un’altra importantissima implicazione di internet e dei suoi potenti mezzi è rappresentata dall’avvento dell’intelligenza artificiale, che soprattutto nel corso degli ultimi anni sta venendo utilizzata in numerosissimi modi. Pensiamo ad esempio a ChatGPT, che rappresenta uno dei principali chat bot con il maggior tasso di utilizzo tra gli utenti. In molti in particolare si sono recentemente chiesti se si potesse applicare l’intelligenza artificiale alla Medicina per la diagnosi di casi clinici complessi e non: scopriamo insieme la risposta.
L’applicazione in Medicina
In particolare lo studio sarebbe stato pubblicato su JAMA Pediatrics, da parte del Cohen Children’s Medical Center, e avrebbe evidenziato in particolare un tasso di precisione davvero basso e non in linea con le aspettative. ChatGPT-4 avrebbe infatti registrato una precisione pari solo al 17%, con un tasso di errore di 83%.
Siamo ancora distanti quindi dal supporre l’intelligenza artificiale come un supporto utile alla pratica medica di tutti i giorni, dato l’alto rischio d’errore in cui si potrebbe incappare, almeno per ora. Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori aggiornamenti, confidando che l’intelligenza artificiale possa affinarsi e diventare conseguentemente più precisa e “clinicamente affidabile” nel corso dei prossimi anni a venire.