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Grafene: è lui la nostra migliore risorsa per il futuro e lo dimostrano questi chip | Sconvolgenti risultati segnano il passaggio ad una nuova era

Microchip
I microchip sono fondamentali per i prodotti elettronici e informatici – themagazinetech.com

Una nuova scoperta sta facendo parlare molto nel mondo tech: il grafene renderà più veloci tutti i processori. Lo studio è stato pubblicato su Nature e si propone come qualcosa di rivoluzionario. I commenti sono contrastanti, ma i dati oggettivi parlano chiaro. Rispetto alle tecnologie attuali, l’utilizzo del grafene sembra offrire prestazioni ancora migliori.

L’innovazione tecnologica corre a ritmi forsennati, e più andiamo avanti, più questo ritmo si autoalimenta. Le recenti trovate nel campo dell’intelligenza artificiale, per esempio, forniranno soluzioni atte a velocizzare anche il processo di ricerca. Nonostante questo, esistono alcuni limiti oggettivi che richiedono anni e anni di studio per poter essere superati. Al giorno d’oggi, tutta la produzione tecnologica e informatica si basa sull’utilizzo di microprocessori.

Questi chip vengono costruiti utilizzando il silicio. Si tratta di un materiale molto ben conosciuto da chi lo utilizza, che garantisce prestazioni ottime grazie alle sue specificità. Da tempo, però, i ricercatori sono impegnati a trovare un sostituto che permetta di raggiungere prestazioni ancora superiori. A quanto pare, un team eterogeneo del Georgia Institute of Technology sembra aver trovato la risposta definitiva.

Walter der Heer studia il grafene dal 2001, e dopo più di vent’anni sembra ora arrivato alla soluzione tanto ricercata. I nuovi metodi utilizzati dal suo team, infatti, hanno permesso di limare alcune difficoltà nell’utilizzo di questo materiale.

Il grafene è il materiale del futuro?

Il grafene si caratterizza per la sua distribuzione unica degli atomi di carbonio al suo interno. Questa peculiarità permette di consentire flussi più rapidi e di scaldare meno durante il passaggio elettrico. Finora, il problema maggiore era quello del “band gap“: era difficile riuscire a far fluire la corrente in maniera continua e stabile. Grazie al nuovo metodo studiato da der Heer, ora questo problema sembra completamente ovviato: il grafene “epitassialelegato a uno strato di carburo di silicio permette di superare il dilemma.

Grafene
Il grafene presenta alcune caratteristiche uniche grazie alla distribuzione degli atomi al suo interno – themagazinetech.com

Il ricercatore ha equiparato questa scoperta a quella dei fratelli Wright, i primi a far volare un aereo. L’applicazione del grafene al posto del silicio all’interno dei microchip potrebbe garantire prestazioni ancora migliori, con un riscaldamento contenuto. Altri studiosi, però, si dicono più scettici. Sono già stati tanti, in passato, i sostituti del silicio che non hanno attecchito. Uno dei problemi principali è quello dei metodi di produzione: lavorare il grafene in questo modo, ad oggi, non sembra ancora essere facile.