Era il 26 novembre del 2011 quando la Nasa ha lanciato la sonda Curiosity che ha iniziato il suo viaggio verso Marte, il Pianeta Rosso.
E ci ha impiegato quasi un anno prima di raggiungere la meta prestabilita. Infatti, è arrivata il 6 agosto dell’anno successivo, il 2012. La missione di cui fa parte questo rover spaziale si chiama MSL (Mars Science Laboratory). Sin dal suo atterraggio, avvenuto senza alcuna problematica, la sonda ha iniziato a lavorare alacremente.
Ed ha fornito numerosissime immagini del Pianeta rosso. Pensate che tale missione sarebbe dovuta durare soltanto due anni ed invece, si sta protraendo per molto più tempo. Per la precisione, stiamo parlando di anni relativi al nostro Pianeta. Sì, perché due anni terrestri equivalgono ad un solo anno su Marte. Ovviamente, l’obiettivo è quello di trovare indizi sulla sua possibilità di ospitare la vita.
La zona maggiormente attenzionata da Curiosity è quella relativa al Cratere Gale. Sono state analizzati diversi campioni derivanti da frammenti di roccia e dal terreno. Lo scorso novembre, però, la Nasa ha realizzato qualcosa di davvero fantastico da divulgare, poi, in tutto il mondo. Sì, avete capito benissimo. Era l’8 novembre del 2023.
Sono trascorsi poco meno di due mesi da quella data in cui la missione spaziale era in pausa a causa della congiunzione tra Marte ed il Sole. In questo periodo è difficoltoso comunicare con gli apparecchi tecnologici, a causa dell’interferenza della nostra Stella. Ed ecco che è venuto fuori qualcosa di straordinario, un video di pochissimi secondi che vi lascerà a bocca aperta.
Approfittando del periodo di pausa dal lavoro di Curiosity, i ricercatori hanno voluto programmare le telecamere del rover in modo che queste andassero a puntare sul suolo marziano e sul paesaggio circostante. Ne è venuto fuori un video assolutamente inedito e molto, ma molto emozionante. In pratica, hanno registrato il paesaggio durante una intera giornata.
Innanzitutto, vi ricordiamo che una giornata su Marte è, di poco, più lunga di quella sulla Terra. Si tratta di mezz’ora in più. In particolar modo, i ricercatori hanno preso in esame un periodo di circa dodici ore che andava dall’alba al tramonto. Ovviamente, l’intento non era solo quello di diffondere questo video. Ma lo hanno fatto anche per la ricerca di cui sono protagonisti.
Sì, perché il loro intento principale era quello di riuscire a riprendere qualcosa di insolito, un accadimento mai visto prima. Pensiamo, ad esempio, ad un evento atmosferico come un mulinello. Insomma, gli scienziati che conducono la spedizione, nonostante il periodo di pausa, hanno voluto indagare comunque e portare avanti la loro ricerca.