Nel corso di tutti questi anni abbiamo assistito a innumerevoli progressi dal punto di vista tecnologico, che hanno decisamente impattato (chi più chi meno) a livello delle nostre vite nel quotidiano.
La protagonista indiscussa al centro di tutto questo grande salto in avanti è stata indubbiamente internet, che si è dapprima diffusa con la connessione 56K verso la fine degli anni ’90, per poi diffondersi ulteriormente con la connessione ADSL e la fibra ottica, che hanno permesso a internet di diffondersi in maniera ancor più capillare all’interno del territorio italiano in generale.
Tra i principali cambiamenti apportati da internet ricordiamo in particolar modo l’introduzione dei social network, con colossi del calibro di Facebook, Instagram, Twitter (ad oggi rinominato X a seguito dell’acquisizione da parte di Elon Musk), per poi terminare infine con TikTok, riservato in massima parte alle fasce di popolazione più giovane.
Per non parlare poi dell’avvento degli smartphone, che hanno fatto proprio della connessione a internet il loro punto di forza da cui partire, riuscendo nel giro di pochissimo tempo a conquistare milioni e milioni di utenti in tutto il mondo, forti anche delle centinaia di modelli proposti di anno in anno dalle diverse compagnie produttrici, che vengono incontro alle esigenze di ogni tipologia di consumatore.
Purtroppo gli smartphone, così come tutti i dispositivi connessi a internet realizzati fino ad ora (andando a comprendere quindi tablet, notebook portatili, smart TV e quant’altro) sono soggetti ad attacchi informatici da parte di malintenzionati, che possono andare a compromettere in maniera seria e irreparabile il dispositivo stesso.
Un’ultima minaccia starebbe infatti prendendo piede soprattutto nel corso degli ultimi mesi, e interesserebbe in particolare il sistema operativo Android: scopriamo insieme di che cosa si tratta. In questo caso si tratta infatti di un trojan bancario, dal nome Chemeleon che riuscirebbe ad impossessarsi nel giro di poco tempo del dispositivo su cui viene (inconsapevolmente) installato.
Alcuni dei ricercatori esperti di cyber-security avrebbero analizzato nei dettagli questo malware, e sarebbero venuti a conoscenza del fatto che esso fa uso di una falla all’interno di una determinata pagina HTML per accedere direttamente ai servizi di accessibilità dell’utente, prendendo così pieno controllo dello smartphone con sistema operativo Android. Il malware sarebbe infatti in grado di rubare informazioni sensibili come l’impronta digitale dell’utente e altri dettagli biometrici privati. Non ci resta dunque che attendere ulteriori aggiornamenti in merito a questa nuova minaccia informatica da parte di Google e degli sviluppatori Android, che confidiamo non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi a venire.