Intelligenza Artificiale: stavolta dobbiamo avere paura delle sue predizioni | Saprà descriverci la nostra vita fino all’ultimo giorno senza errori
Nel corso degli ultimi 10 anni circa, abbiamo assistito a innumerevoli progressi dal punto di vista tecnologico, che hanno avuto un significativo impatto a livello delle nostre vite nel quotidiano.
Pensiamo ad esempio all’avvento delle piattaforme di streaming, che hanno soppiantato i vecchi sistemi di videonoleggio che andavano per la maggiore nel corso dei primi anni 2000, con un ampissimo catalogo di film e serie TV.
Oltre a questo ricordiamo anche l’arrivo degli smartphone, che sono riusciti a fare proprio della connessione a internet il loro punto di forza da cui partire, riuscendo nel giro di pochissimo tempo a conquistare milioni e milioni di utenti in tutto il mondo, forti anche delle centinaia di modelli che di anno in anno vengono proposti.
L’arrivo dell’IA
Per non parlare poi dell’intelligenza artificiale, che da qualche anno a questa parte sta prendendo progressivamente sempre più piede all’interno delle nostre vite. Pensiamo ad esempio a ChatGPT, che ad oggi rappresenta uno dei servizi di intelligenza artificiale più conosciuti e utilizzati dagli utenti in tutto il mondo. Sembra che, stando alle ultime testimoniante, l’intelligenza artificiale possa addirittura prevedere il destino delle persone: scopriamo insieme di che cosa si tratta.
In particolare l’intelligenza artificiale terrebbe conto di un pool proveniente da un campione statistico di 6 milioni di persone in tutto il mondo, su cui costruirebbe alcune previsioni di vita. Questo sistema permetterebbe di calcolare ad esempio l’aspettativa di vita di quel determinato individuo, così come anche quello che sarà il suo futuro da un punto di vista relazionale e sociale da qui ai prossimi anni.
I dettagli del nuovo algoritmo
Questo nuovo algoritmo è stato realizzato da Sune Lehmann, ed è attualmente in fase di sviluppo presso l’Università Tecnica della Danimarca, e la prima pubblicazione in merito sarebbe apparsa sulla celebre rivista Nature Computational Science. Esso è stato ricavato da un pool di 6 milioni di abitanti danesi andando ad analizzare nello specifico alcuni tra gli aspetti più significativi della vita, tra cui ad esempio il reddito personale, lo stato di salute, il luogo di residenza, e riuscirebbe a scovare in particolare alcuni aspetti importanti, tra cui ad esempio la mortalità precoce, o addirittura la durata delle relazioni di natura sentimentale.
L’algoritmo in questione potrebbe portare a un’importante svolta per il futuro dell’umanità, riuscendo finalmente a prevedere diversi aspetti della vita dei singoli individui. Non ci resta dunque che attendere ulteriori aggiornamenti dall’Università, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi a venire.