Nel corso degli ultimi trent’anni abbiamo assistito a innumerevoli progressi e cambiamenti dal punto di vista tecnologico, che hanno avuto un impatto decisamente significativo all’interno delle nostre vite nel quotidiano.
Pensiamo ad esempio all’avvento di internet, che ha stravolto le nostre vite, diffondendosi dapprima con la connessione 56K e in un secondo momento con la connessione ADSL e la fibra ottica, che ne hanno aumentato ulteriormente le velocità in download e in upload.
Tra i principali cambiamenti apportati dall’avvento di internet possiamo ricordare per esempio l’avvento dei social network, capitanati dai grandi colossi del web come per esempio Facebook, Instagram, Twitter (ad oggi rinominato X, a seguito dell’acquisizione da parte di Elon Musk) per poi terminare infine con TikTok. Per non parlare poi dell’avvento degli smartphone, che sono riusciti a fare proprio della connessione a internet il loro punto di forza da cui partire, riuscendo a vendere milioni e milioni di unità in tutto il mondo.
Non è però sugli smartphone che ci soffermeremo oggi, bensì su Apple, che è ad oggi una delle principali compagnie hi-tech sul mercato. In particolare sarebbero arrivate brutte notizie per quel che riguarda il mercato statunitense: scopriamo insieme di che cosa si tratta.
La compagnia di Cupertino ha infatti recentemente deciso di sospendere, almeno temporaneamente, la vendita di alcuni dei suoi modelli di Apple Watch. Ad essere sospesi sarebbero nella fattispecie gli Apple Watch Series 9 e gli Apple Watch Ultra 2. Entrambi i modelli non saranno più disponibili alla vendita dal prossimo 21 dicembre per quanto riguarda i negozi online, e a partire dal 24 dicembre per quel che riguarda i negozi fisici.
I motivi dietro la dura decisione consisterebbero in un conflitto di brevetti, segnalato anche dalla International Trade Commission, secondo cui Apple avrebbe violato alcuni brevetti della società Masimo, specializzata nella realizzazione di apparecchiature mediche. Ad essere coinvolti in particolare sono i sensori della rilevazione della saturazione d’ossigeno. La decisione sarà poi revisionata nel giro di 60 giorni da parte dell’amministrazione Biden, che già in passato era stata coinvolta all’interno di un caso analogo, che aveva coinvolto Apple. Nella fattispecie la questione aveva coinvolto, nel 2013, rispettivamente Samsung ed Apple in merito ad un’azione nei confronti della stessa International Trade Commission.
Non ci resta dunque che attendere ulteriori aggiornamenti in merito alla questione e all’eventuale rimessa in vendita di entrambi gli smartwatch, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi a venire.