Non sono affatto positive le notizie che arrivano proprio in queste ore e che riguardano i cittadini italiani prossima alla pensione.
Sì, perché con la nuova Legge di Bilancio cambierà un po’ tutto e verranno introdotte ulteriori misure restrittive in alcuni casi particolari. E, purtroppo, a pagarne le spese saranno tutti i cittadini italiani che vogliono godersi soltanto il loro meritato riposo dopo una vita intera dedicata al lavoro. E, purtroppo per loro, si ritroveranno tutto cambiato.
Sì, avete capito benissimo, ci sono tantissimi cambiamenti da attenzionare. In realtà, possiamo dire che non tutto cambierà in peggio. pensiamo, ad esempio, alla rivalutazione. Questa avrà una percentuale maggiore che si attesterà intorno al 6%. In questo modo, si potrà, seppure in maniera minima, andare a combattere l’inflazione dilagante nel nostro Paese.
Attenzione, però, perché se questa notizia è stata abbastanza dolce, ce n’é una che risulterà essere un po’ amara per tutti. Sarà un boccone difficilmente digeribile. Ebbene sì, perché ci sono maggiori restrizioni per moltissimi cittadini. Vediamo, allora, insieme, cosa bisognerà attendersi per il prossimo anno che, ormai, sta per iniziare.
Abbiamo riassunto molto la questione, ma c’é tanto da dire, c’é tanto di cui dovete conoscere i dettagli. Maggiore attenzione al sistema contributivo anziché a quello retributivo! Per le pensioni di vecchiaia e, soprattutto per tutti quelli che non arrivano alla soglia dei contributi, c’é una novità davvero sostanziale e non proprio soddisfacente.
L’assegno di pensione non sarà pari a una volta e mezza l’assegno sociale, ma sarà praticamente parificato. Il rapporto, quindi, sarà di 1 a 1 e non 1 a 1,5. E’ una triste, anzi tristissima notizia per tantissimi cittadini italiani. Basteranno, però, 20 anni di contributi e 67 anni di età per andare in pensione dal 2024.
Anche per quanto riguarda le pensioni anticipate non mancano le novità. Iniziamo, ad esempio, dall’Ape Sociale. E’ stata prorogata fino alla fine del prossimo anno ed è rivolta a tutti quei lavoratori che hanno 63 anni e 5 mesi e tra i 30 e i 36 anni di contributi. Parliamo di invalidi, caregiver, disoccupati ed anche tutti coloro che, nella vita, hanno svolto lavori pesanti, gravosi.
Anche per Opzione Donna ci sono delle novità. E quella più significativa è, senza ombra di dubbio, l’aumento di un anno dell’età pensionabile. Infine, dovete sapere che resterà in vigore Quota 103, ma bisognerà avere almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi entro questo mese di dicembre, l’ultimo del 2023.