Intesa Sanpaolo, conti sequestrati: i clienti protestano davanti alle banche I Sono nei guai
La situazione per alcuni correntisti di Intesa Sanpaolo nelle ultime ore è stata molto travagliata: messi sotto sequestro i conti. La notizia ha stupito tantissimi, data la sua particolarità. Il sequestro è avvenuto a seguito di alcuni eventi piuttosto particolari che sono avvenuti nei giorni scorsi. Scopriamo insieme cosa sta accadendo a questi conti correnti.
Quella che viviamo al giorno d’oggi è un’epoca piuttosto particolare. Ci siamo appena messi alle spalle uno degli eventi più impattanti su tutti i livelli: il Covid-19. La pandemia ha avuto dei risvolti piuttosto importanti sulla nostra società e sull’economia globale. Il distanziamento sociale e i lockdown hanno generato un calo della produttività sensibile. Alla fine del periodo di crisi, però, la ripresa c’è stata.
Purtroppo, gli altri avvenimenti geopolitici hanno frenato la ripresa generando ancora più difficoltà. Oggi ci ritroviamo in una situazione molto ardua, e questo lo sentiamo bene sulla nostra pelle. I conti correnti si svuotano ancora più velocemente a causa dei costi che aumentano, quando invece gli stipendi non ne vogliono sapere di adeguarsi. In questo contesto ci sono anche alcuni casi molto particolari che riguardano gli istituti bancari italiani.
Mentre Monte dei Paschi di Siena è in un pieno processo di vendita, Intesa Sanpaolo ha voluto furbescamente tentare una manovra per convogliare gran parte dei suoi clienti su una banca digitale controllata. Come se non bastasse, i conti correnti di alcuni clienti di Intesa sono ora sotto sequestro.
Proprietà sotto sequestro: arriva la protesta
L’evento è quasi incredibile, e più che avvicinarsi alla realtà sembra ricalcare le trame di un film d’azione. Qualche giorno fa, infatti, nella filiale di Intesa Sanpaolo a Casale Monferrato, un gruppo di persone si è intrufolato di nascosto. Per farlo, i ladri hanno sfruttato le condutture fognarie passanti sotto all’edificio, svaligiando poi i contenuti di molte cassette di sicurezza. Il fattaccio è accaduto nella notte tra il 18 e il 19 novembre.
Da lì in poi, il caos. A quanto pare, le forze dell’ordine sono state allertate appena possibile, e sono intervenute sul posto, dove le indagini della scientifica sono ancora in corso d’opera. Ed è proprio questo il motivo per cui l’accesso al caveau è ancora proibito ai clienti. Questi, però, hanno deciso di prendere in mano la situazione e di protestare davanti alla banca. Non è stato ancora comunicato alle vittime quali cassette siano state derubate e quali no.