Unicredit, la lente di Banca d’Italia sui requisiti patrimoniali I Hanno scoperto questo
Nel corso degli ultimi vent’anni circa abbiamo assistito a innumerevoli cambiamenti a livello dei più disparati settori, che hanno decisamente impattato a livello delle nostre vite nel quotidiano.
Il settore economico e finanziario non ha di certo fatto eccezione a questa regola, con numerosi salti in avanti (e non solo) che si sono fatti strada di anno in anno. Pensiamo ad esempio al grande cambiamento che è avvenuto per quel che riguarda le modalità di pagamento nel giro di pochissimi anni.
Se infatti fino a qualche anno fa utilizzavamo essenzialmente il denaro in contanti per l’acquisto di nuovi beni e servizi, ad oggi la situazione è totalmente cambiata a favore dei sistemi di pagamento elettronici, capitanati rispettivamente dall’utilizzo delle carte di credito e delle carte di debito eventualmente associate ad un conto corrente di riferimento da cui poter attingere la liquidità richiesta.
Vento di cambiamenti
Questo ha chiaramente portato a non pochi cambiamenti, tra cui in particolare un drastico calo del numero degli sportelli Bancomat presenti all’interno del territorio italiano. Ciò ha rappresentato senza dubbio un’evidente difficoltà soprattutto per le persone più anziane, che sono generalmente poco avvezze all’utilizzo di queste forme di pagamento e si trovano dunque a dover percorrere decine e decine di kilometri per poter prelevare denaro in contanti presso gli sportelli Bancomat.
Cambiamenti sostanziali si sono verificati anche per quel che riguarda le principali banche d’Italia, come nel caso del gruppo Intesa Sanpaolo che ha recentemente annunciato la migrazione di milioni dei suoi clienti al gruppo digitale Isybank, portando non poco malcontento in generale.
Il futuro di Unicredit
Oggi in particolare ci concentreremo su Unicredit, che presenterà non poche novità per i prossimi mesi a venire. Nella fattispecie Unicredit avrebbe annunciato requisiti patrimoniali positivi a seguito della revisione metodologica da parte di Banca d’Italia in merito ai buffer di capitale dei principali gruppi bancari all’interno del territorio italiano.
La Banca d’Italia avrebbe infatti definito la stessa Unicredit come “ben al di sopra dei requisiti patrimoniali“, confermando una situazione più che positiva. Veloce in tal caso è stata la risposta da parte della stessa Unicredit, che ha recentemente annunciato un buffer del capitale pari all’1.5 % a partire dal prossimo 1 gennaio 2024. Non vi è quindi al momento nessun impatto per quel che riguarda tutti gli azionisti di Unicredit per il futuro del proprio capitale. Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori aggiornamenti da parte degli stessi enti bancari in merito alle novità del futuro, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi a venire.