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Spazio, il pianeta più assurdo mai scoperto: succede un fenomeno atmosferico inconcepibile

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Pianeta WASP-107b – TheMagazineTech

Nonostante gli enormi passi in avanti nella ricerca astronomica, ancor oggi siamo sempre aperti a innumerevoli scoperte.

In particolare gli astronomi avrebbero recentemente scoperto nuove caratteristiche e dettagli di un pianeta, il cui nome in codice è WASP-107b: scopriamo insieme di che cosa si tratta.

Entrando maggiormente nei particolari, il pianeta in questione presenterebbe una composizione atmosferica che gli donerebbe un aspetto quasi “vaporoso”.

L’atmosfera dell’esopianeta

Questa sensazionale scoperta sarebbe arrivata in particolare da alcuni dati raccolti dal celebre telescopio spaziale James Webb, da parte un team europeo di scienziati. Il telescopio James Webb sarebbe infatti in grado di ricercare ed esaminare la composizione delle atmosfere di gran parte degli espianeti all’intento della nostra galassia. Le scoperte sarebbero state pubblicate sulla celebre rivista scientifica Nature lo scorso 15 novembre. Per chi non ne fosse a conoscenza, WASP-107b è un esopianeta che dista “solo” circa 200 anni luce dal pianeta Terra. Il pianeta in particolare ha indicativamente le stesse dimensioni di Giove, ma al contempo presenterebbe circa il 12% della sua massa totale. Un’altra caratteristica davvero fondamentale che contraddistingue questo pianeta è che impiega solo 6 giorni per compiere un orbita attorno alla sua stella.

La sua stella presenta delle dimensioni leggermente inferiori (con una temperatura più bassa) del nostro Sole. Sarebbero proprio queste temperature inferiori a causare delle nuove reazioni chimiche mai viste prima d’ora. Entrando nello specifico i fotoni sarebbero perfettamente in grado di penetrare all’interno dell’atmosfera di WASP-107b, a causa della bassa densità del pianeta, permettendo così di originare biossido di zolfo.

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Atmosfera WASP-107b – TheMagazineTech

Nuovi dettagli da scoprire

Oltre a questo, sempre in corrispondenza della superficie del pianeta sarebbero stati trovati vapore acqueo e nuvole di sabbia. Ma come si formano esattamente queste nuvole di sabbia? La sabbia, una volta arrivata in corrispondenza della superficie, dove sono presenti strati di terreno ad altissime temperature. A questo punto questa evaporerebbe per poi ricondensarsi in una vera e propria nuvola.

Questi nuovi studi effettuati grazie alla presenza del telescopio James Webb permetterebbero ai ricercatori di capire meglio i meccanismi chimici che sono alla base del funzionamento dei pianeti più distanti dal Pianeta Terra, con possibilità a volte diametralmente opposte rispetto a quelle da noi riscontrate sul nostro pianeta, come dichiarato dal principale autore dello studio Dr. Achrène Dyrek. Non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti da parte degli scienziati e degli astronomi di tutto il mondo, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso dei prossimi mesi o anni a venire.