Monte dei Paschi, mistero su quali siano le sue reali intenzioni: il costo è esorbitante per tutti
Nel corso degli ultimi anni stiamo assistendo a diversi cambiamenti che stanno impattando a livello dei più disparati settori.
Il settore economico e finanziario non ha di certo fatto eccezione a questa regola, con numerosi mutamenti che si sono verificati di anno in anno. Pensiamo ad esempio al cambiamento radicale che è avvenuto a livello delle modalità di pagamento.
Se infatti fino a qualche anno fa utilizzavamo essenzialmente il denaro in contanti per l’acquisto di beni e servizi, ad oggi la situazione è totalmente virata a favore dei sistemi di pagamento elettronici, garantiti dall’utilizzo delle carte di credito e delle carte di debito, eventualmente associate ad un conto corrente di riferimento da cui poter attingere la liquidità richiesta e necessaria.
Cambiamenti in arrivo
Questo ha portato a una drastica riduzione degli sportelli Bancomat a livello dell’intero territorio nazionale, con gli anziani (generalmente poco avvezzi ai sistemi di pagamento elettronici) che si sono ritrovati a dover percorrere decine e decine di kilometri per raggiungere le filiali bancarie più vicine.
Vento di cambiamenti anche per alcuni dei principali gruppi bancari italiani. Pensiamo ad esempio al gruppo Intesa Sanpaolo, che recentemente (a luglio) ha annunciato la migrazione di milioni e milioni di suoi clienti alla divisione digitale isybank, in cui non sono previste filiali fisiche distribuite sul territorio, portando a un generale e diffuso malcontento. Lo stesso dicasi per Monte dei Paschi di Siena, che sta conoscendo un ottimo periodo di risalita, ma il cui futuro è ancora incerto e che si appresta ormai alla privatizzazione. Arrivano infatti nuovi aggiornamenti in merito alla situazione di Monte dei Paschi di Siena: scopriamo insieme di che cosa si tratta.
La situazione del futuro
Il Tesoro dello Stato ha infatti venduto giusto ieri il 25% del totale delle azioni, per un valore comprensivo che si aggira attorno ai 920 milioni di euro. Ricordiamo che attualmente la capitalizzazione di Monte dei Paschi è fissa a circa 4 miliardi di euro, con dei risultati costantemente in crescita che promettono bene per il futuro.
A questo punto potrebbe esserci anche un probabile ritorno nelle trattative di UniCredit, con l’amministratore delegato Andrea Orcel che ha il mandato in scadenza ad aprile (con disponibilità per un nuovo mandato) e punta alla capitalizzazione della banca italiana. Non ci resta dunque che attendere ulteriori aggiornamenti da Monte dei Paschi di Siena e degli altri principali gruppi bancari italiani, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi a venire.