Conti correnti, il Fisco entra prende i soldi che gli devi e lo blocca I Incubo: la legge è spietata
Nel corso degli ultimi vent’anni sono stati tantissimi i cambiamenti e i progressi a cui abbiamo assistito all’interno di numerosissimi settori, che hanno portato conseguentemente ad un vero e proprio stravolgimento.
Pensiamo per esempio al sistema economico e finanziario, in cui i cambiamenti sono davvero all’ordine del giorno. Uno dei cambi di rotta principali è consistito senz’ombra di dubbio nelle modalità dei pagamenti: se infatti fino all’inizio degli anni 2000 utilizzavamo il denaro in contanti in maniera preponderante, ad oggi la situazione è totalmente cambiata.
Al giorno d’oggi utilizziamo infatti prevalentemente le carte di credito e le carte di debito, eventualmente associate ad un conto corrente di riferimento da cui poter attingere la liquidità necessaria per completare la transazione.
La situazione in Europa
Oggi in particolare ci concentreremo proprio sull’annosa tematica dei conti correnti, su cui stanno avvenendo significativi cambiamenti che andranno a interessare milioni e milioni di clienti sul territorio italiano: scopriamo insieme di che cosa si tratta. Nello specifico il focus attuale è quello dei pignoramenti, che consistono dunque nel recupero vero e proprio dei crediti insoluti da parte dei debitori: la situazione è davvero variegata, soprattutto a livello europeo. In molti paesi europei come l’Inghilterra, la Francia e la Spagna esistono infatti i cosiddetti “pignoramenti sprint“: in questi casi specifici il fisco ha accesso praticamente immediato al conto corrente per poter recuperare il proprio credito spettante, riuscendo al contempo a bloccare la disponibilità del conto corrente nei confronti del debitore stesso.
Tra gli “esattori” più severi troviamo sicuramente gli spagnoli, con l’autorità spagnola Hacienda che è in grado di accedere in maniera completamente diretta e immediata ai conti correnti degli insolventi, riuscendo in questo caso a bloccare il conto fino al momento in cui il debito viene pagato e risolto. Oltre a questo l’ente spagnolo ha anche la possibilità di pignorare autoveicoli, proprietà e qualsiasi altro bene di cui il debitore risulti proprietario fino a quel momento.
Cambiamenti e retrofront
Lo stesso accade anche nel Regno Unito, dove l’agenzia di riscossione inglese (HMRC) ha praticamente carta bianca per riscuotere i crediti da parte degli insolventi, con accesso diretto ai conti correnti. In base a quanto dichiarato dall’ultima versione del Ddl italiano di bilancio, sembra che ci sarà un retromarcia per quel che riguarda i pignoramenti sprint su territorio italiano, riuscendo in questo modo a tutelare le case dei cittadini italiani e le loro proprietà, sia dai pignoramenti che dalle occupazioni abusive.
Non ci resta dunque che attendere ulteriori aggiornamenti da parte del fisco, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi a venire.