Conti correnti, il Fisco ci mette il naso e ti toglie tutto I Può farlo eccome, sarà una strage

Per la prima volta, il Fisco e il Ministero della Giustizia si alleano: i giudici potranno accedere ai conti correnti immediatamente. Questo cambierà profondamente le operazioni possibili verso certi soggetti. Si tratta di una manovra molto discussa in tutto il Paese: vediamo quali sono le novità che interessano i correntisti italiani.

Molte persone hanno un’idea sbagliata di cosa sia un conto corrente, e come si possa usare. Quando controlliamo il nostro saldo, o facciamo qualche transazione, ci sembra di essere in un luogo sicuro e privato, quasi isolato dal resto del mondo. In realtà, questa privacy è un’illusione. Il conto corrente è il posto dove banca e autorità possono monitorare ogni movimento sospetto. Ciò non è per forza qualcosa di negativo.

Questo, infatti, serve a prevenire frodi come l’evasione fiscale o il riciclaggio. Ma significa anche che le nostre finanze sono sempre sotto gli occhi di molti soggetti. Ora, con una nuova collaborazione tra il Ministero della Giustizia e l’Agenzia delle Entrate, si sono potenziati alcuni aspetti fondamentali. La nuova integrazione di sistemi permette di aprire di fatto i conti correnti di alcuni soggetti.

Nonostante le parole della premier che hanno provato a buttare acqua sul fuoco, quello che si evince dal testo della Legge di Bilancio non lascia grande spazio a molti dubbi. La novità sarà importante per tutti, e si attiverà un nuovo meccanismo: ecco di cosa si tratta.

Il “Grande Fratello” sui conti correnti di milioni di italiani

Con le nuove norme che vengono stabilite, la Giustizia può entrare nel conto corrente più facilmente. La ragione di tutto questo è la necessità, in certe situazioni, di avere una visione completa dei beni del soggetto coinvolto. In pratica, gli Uffici Nep potranno consultare facilmente le banche dati dell’Agenzia delle Entrate, per ottenere informazioni. L’ambito di applicazione di queste ricerche telematiche per fortuna non è molto ampio.

Si tratta, infatti, dei pignoramenti sui conti correnti. Da ora in poi, quando i creditori faranno richieste, si potrà verificare subito la disponibilità di beni per procedere alle procedure concorsuali o alle esecuzioni forzate. Si potrebbe dire che questa novità ha due lati: il primo è quello di esporre i nostri conti alla Giustizia; il secondo, invece, assicura una maggiore rapidità e precisione nei processi di pignoramento. Ad ogni modo, ci sarà un “Grande Fratello” orwelliano che monitora costantemente i nostri conti correnti.