Monte dei Paschi, i correntisti minacciano di scendere in piazza I È l’ennesimo schiaffo in faccia
Negli ultimi anni i processi di desertificazione bancaria stanno prendendo il sopravvento: al centro anche MPS con le sue filiali. Il fenomeno è molto diffuso e sta coinvolgendo tantissimi istituti bancari e di credito. Il servizio di prelievo è oramai impossibile per tantissimi Italiani: ecco cosa sta accadendo in giro per il Paese.
Monte dei Paschi di Siena è uno degli istituti più grandi e importanti a livello nazionale. Negli ultimi mesi MPS è stata al centro dell’attenzione per motivi che sono molto sensibili. Lo Stato, infatti, detiene quasi il 65% delle quote dell’istituto, ma nei prossimi mesi venderà parte delle sue azioni. Questo iter è ancora tutt’altro che completo e si devono ancora stabilire i primi contatti formali per procedere alla vendita nei confronti di potenziali acquirenti.
Ciò di cui siamo sicuri, però, è che Monte dei Paschi di Siena sta partecipando attivamente al trend mondiale che prevede la chiusura costante di filiali e sportelli bancari sul territorio. Questo fenomeno ha assunto dimensioni tali da meritarsi anche il nome di “desertificazione bancaria“. I dati statistici raccolti negli ultimi anno sono davvero impietosi e delineano una situazione tutt’altro che semplice da affrontare.
In Italia sono 4 milioni le persone che non hanno più accesso ai servizi dello sportello bancomat e quasi 6 milioni ne hanno a disposizione solo uno. Questo significa che prelevare è sempre più difficile circa nel 40% dei comuni italiani.
MPS, ancora chiusure: prosegue la desertificazione
Per avere sotto occhio la portata della situazione basti pensare che le aree sprovviste di questo tipo di servizi sono grandi quanto Piemonte, Veneto e Lombardia messe insieme. La situazione è davvero fuori controllo, e lo Stato sta provando a intervenire con nuove norme che prevedono la possibilità di prelevare anche presso i tabacchini e i supermercati. In tutto questo, Monte dei Paschi di Siena non si tira indietro.
Poco tempo fa, infatti, è stato annunciato un round di chiusure di 50 sportelli bancari su tutto il territorio nazionale. Il problema risulta molto più concreto per alcune fasce di popolazione, quelle più anziane, che di solito risiedono in paesi che a breve rimarranno senza possibilità di prelevare. I sindaci non ci stanno e sono tanti i casi in cui si chiama la popolazione in piazza per protestare contro questo fenomeno. Ma l’ondata sembra inesorabile e inarrestabile: la desertificazione bancaria è un problema di primo livello per l’Italia.