Smartphone, con questo trucco puoi scoprire quante radiazioni rilascia I In tanti butteranno il telefono
Da quando sono usciti i primi smartphone poco più di dieci anni fa, essi hanno letteralmente rivoluzionato il mondo della messaggistica in tempo reale.
Essi sono riusciti a soppiantare i vecchi sistemi rappresentati rispettivamente dagli SMS per i messaggi testuali e dagli MMS per i messaggi multimediali, grazie ad app come WhatsApp o Telegram che permettono di messaggiare in maniera rapida e veloce. In poche parole essi hanno fatto della connessione a internet il loro punto di forza da cui partire, riuscendo a conquistare nel giro di pochissimi anni milioni e milioni di utenti.
Come in ogni cosa positiva che si rispetti, anche gli smartphone presentano purtroppo un rovescio della medaglia, rappresentato in questo caso dalle possibili radiazioni che potrebbero emettere, e da cui è bene stare alla larga.
Il valore delle radiazioni
È spesso questo il motivo per cui si consiglia generalmente di utilizzare gli auricolari per le chiamate brevi e (soprattutto) lunghe, in quanto stare vicino allo smartphone potrebbe comportare dei seri danni per la salute dell’individuo. A seguito della diffusione sempre più rapida e capillare dei dispositivi portatili, è diventato davvero fondamentale essere a conoscenza della quantità di radiazioni emesse dal nostro smartphone.
Uno dei parametri fondamentali in tal senso è rappresentato dall’esatto numero dei valori SAR (acronimo che sta per Specific Absortion Rate, che sta a indicare precisamente il valore di energia elettromagnetica assorbita da parte del corpo umano) il quale permette di discriminare e capire quanto siano effettivamente le radiazioni emesse. In quale modo è possibile risalire alla quantità precisa di radiazioni? Uno dei metodi più semplici in tal senso consiste nella digitazione di una sequenza alfanumerica (*#07#), che permette di avere un accesso immediato a tutte le informazioni SAR contenute all’interno del nostro smartphone.
Consigli utili
Oltre a questo è possibile visualizzare, tra le altre cose, l’azienda produttrice del dispositivo e il codice di quel determinato modello. Tale metodo è praticamente universale e valido per la maggior parte dei dispositivi Android. Nel caso in cui il vostro smartphone non rientri nella categoria, è sufficiente ricorrere al manuale di istruzioni o al sito web della compagnia produttrice per risalire al valore della SAR e a tutte le altre informazioni riguardanti le radiazioni emesse dal dispositivo in questione.
Nel caso dell’Unione Europea, il valore massimo consentito per le radiazioni elettromagnetiche è pari a 2 W / kg, e possiamo tranquillamente affermare che qualsiasi smartphone regolamentato all’interno dell’Unione Europea sta di gran lunga al di sotto di questo valore soglia, motivo per il quale possiamo stare tranquilli.