Cancro e cellulari, il rischio è tutto qui: non devi assolutamente continuare a farlo
Nel corso dei primi 20 anni degli anni 2000 sono state davvero numerose le scoperte da un punto di vista tecnologico, che in un modo o nell’altro (positivamente o negativamente che sia) hanno avuto un impatto significativo all’interno della nostra vita.
Pensiamo per esempio all’arrivo di internet verso la fine degli anni ’90, dapprima con la connessione 56K e in un secondo momento con la connessione ADSL e la fibra ottica, che hanno permesso a loro volta di avere numerosi cambiamenti e salti in avanti.
Primo tra tutti ricordiamo l’introduzione dei social network, capitanati dai grandi colossi del web quali ad esempio Facebook, Instagram, Twitter e infine TikTok per le fasce di popolazione più giovane, che hanno avuto un decisivo impatto anche nella fruizione dei mass media.
Il boom degli smartphone
Oltre a questo menzioniamo poi l’avvento degli smartphone, che hanno fatto proprio della connessione a internet il loro punto di forza da cui partire, registrando milioni e milioni di vendite in tutto il mondo grazie alle centinaia di modelli attualmente presenti sul mercato.
Tendenzialmente siamo soliti suddividere gli smartphone in tre grandi categorie, partendo innanzitutto dai dispositivi di fascia alta, i cosiddetti top di gamma, capitanati ultimamente da Samsung Galaxy S23 e iPhone 15 Pro. Passiamo poi agli smartphone di fascia media, maggiormente adatti invece a chi cerca un buon compromesso tra la qualità e il prezzo, per poi arrivare infine agli smartphone di fascia bassa, più indicati per chi intende risparmiare a fronte di prestazioni generalmente mediocri. Se c’è però una cosa che accomuna tutte le tipologie di dispositivi attualmente presenti sul mercato, è la fobia dei consumatori in merito alle possibili correlazioni tra l’uso dello smartphone e l’insorgenza di cancro.
La parola agli studiosi
A prender parola a tal proposito è stata l’AIRC, la fondazione italiana per la ricerca sul cancro, che si è espressa a riguardo. In base a numerosissimi studi epidemiologici prospettici e retrospettivi, infatti, non sarebbero state dimostrate in alcun modo delle correlazioni tra l’utilizzo del device e l’insorgenza di tumori cerebrali, eccezion fatta per casi rari che praticavano un uso davvero smodato e intensivo dello smartphone.
In base a tutti questi studi, gli esperti e gli scienziati di tutto il mondo sono assolutamente concordi nel decretare gli smartphone come non pericolosi per la salute della persona che ne fa utilizzo: l’unica raccomandazione in questo caso è quella di utilizzare preferibilmente auricolari quando effettuiamo lunghe chiamate, in modo da ridurre al massimo ogni possibile rischio.