Monte dei Paschi, arriva una novità che cambia tutto per i correntisti I Destino della banca mai così in bilico

Prosegue il percorso di vendita di Monte dei Paschi di Siena con una novità che è di interesse per tutti i correntisti. Lo Stato, che detiene la maggioranza delle azioni dell’istituto, è in cerca di un acquirente: ecco tutte le novità e come potrebbe finire questa storia.

Da qualche mese a questa parte, il mondo della finanza sta vivendo momenti di attesa e indecisione fortissimi. Il Governo ha infatti deciso di cedere parte delle quote relative alla proprietà di Monte dei Paschi di Siena. Trattandosi di uno dei gruppi bancari più grandi e popolari del nostro Paese, presto la situazione è diventata incandescente. Dapprima si sono rincorse le indiscrezioni, che ipotizzavano una vendita stabilita già a inizio mese.

Le smentite da parte dello Stato, però, hanno lasciato che la situazione si trascinasse. Ora, la vendita delle azioni prosegue e raggiunge un nuovo importantissimo step. In questo contesto, non c’è da dimenticare che l’Italia ha già stabilito con l’Unione Europea che questa vendita verrà effettuata entro e non oltre giugno 2024. I tempi, insomma, sono maturi per entrare nella fase clou della vendita.

Per adesso non è ben chiaro chi sia il favorito in questa rincorsa. Alcuni degli istituti di credito più grandi del nostro Paese hanno già lasciato intendere che non avrebbero affondato il colpo. Alcune voci, però, parlano di altro: ecco tutto ciò che sappiamo.

MPS in vendita: al via la nomina dei consulenti

Il Tesoro ha dato così il via alla selezione dei professionisti che si occuperanno della consulenza per quanto riguarda il processo di vendita di MPS. Lo Stato per ora detiene il 64,2% delle azioni, e non è chiara la quota finale che verrà ceduta. Si susseguono voci anche sulle modalità di cessione, che potrebbe prevedere anche una vendita in più fasi. Da una parte, potrebbe esserci un’offerta pubblica che vedrebbe come target i risparmiatori italiani.

Dall’altra, invece, il ministero ha lasciato intendere che si potrebbero creare le condizioni per una vendita che potrebbe portare alla creazione di un polo bancario di importanti dimensioni. Per quanto riguarda il versante italiano, però, per ora non sembrano esserci grosse speranze. Importanti istituti come Bper e Banco Bpm, infatti, non sembrano essere interessati all’acquisto delle azioni ora detenute dallo Stato. Insomma, i correntisti possono stare certi: il processo durerà ancora un po’ di tempo, e presto avremo maggiori informazioni a riguardo.