Asteroide contro la Terra: per la Nasa l’impatto ci sarà I Devastante: come 24 bombe atomiche
Si tratta di un Asteroide tenuto in osservazione per anni per via della sua pericolosità, l’impatto potrebbe essere devastante per la Terra: cosa spiega la Nasa a Riguardo
La Nasa ha trascorso ben lunghi sette anni ad intercettare la traiettoria di questo particolare asteroide che potrebbe colpire la Terra tra diversi anni. Bennu, il nome scelto per l’asteroide, ha le grandezze dell’Empire State Building e prende il nome dal dio fuoco degli uccelli dell’antico Egitto.
La paura della Nasa era ed è che questo enorme masso di materia potrebbe incrociare la Terra causando un impatto disastroso. Le ricerche degli scienziati parlano di una probabilità limite, ciò significa che l’asteroide potrebbe schiantarsi sulla Terra con una probabilità di 1 caso su 2,700.
Per quanto per noi possa sembrare una possibilità molto remota, quasi impossibile, gli standard della scienza sono differenti perché si basano su studi che prevedono anche probabilità lontanissime per cercare di azzerarle (per loro può essere importante anche lo 0,001%).
La probabilità che Bennu si scontri con la terra tra 200 anni e i nuovi studi da parte della Nasa
Un caso su 2700 consisterebbe in una probabilità 5 volte maggiore di quella che un umano possa essere colpito da un fulmine, si tratta quindi comunque di un dato rilevante, soprattutto perché anche per le sue grandezze è stato già inserito 7 anni fa tra gli asteroidi più pericolosi per lo schianto sulla Terra.
Nel peggiore dei casi, questo masso di materia si schianterebbe sulla Terra con una forza che corrisponderebbe a 24 volte la potenza della più grande bomba nucleare mai fatta esplodere (la “Tsar Bomba” dell’Unione Sovietica). Le previsioni parlano del 2200, anno in cui noi non esisteremo più, ma il pericolo potrebbe essere deleterio per i figli dei nostri figli. Gli astronomi ritengono che l’asteroide “potrebbe causare devastazione continentale”.
La spedizione verso Bennu con Osiris-rex, sarà un passo avanti per la scienza
Quando la NASA ha inviato la sua navicella spaziale OSIRIS-REx per un incontro con l’asteroide l’8 settembre 2016, parte della sua missione era quella di seguire Bennu per due anni dal 2018 al 202o, in questo modo si sarebbe avuta la possibilità di raccogliere dati più precisi per calcolare nel miglior modo possibile la sua traiettoria negli anni futuri.
La novità è che a breve il progetto OSIRIS-REX verrà spedito per una lunga missione sullo studio ravvicinato degli asteroidi (puntando anche su Bennu). Una capsula dalle dimensioni di un mini frigo ricaverà campioni e poi li rilascerà sulla Terra. Tutti questi sforzi serviranno anche a capire come limitare i possibili danni dell’asteroide. Secondo l’agenzia spaziale comunque al 99% anche le generazioni future saranno salve.