Spazio, Betelgeuse la stella 700 volte il Sole sta per esplodere I La Terra sarà colpita dal disastro?
Nel corso dell’ultimo periodo stiamo assistendo a diversi eventi astronomici importanti e di grande rilevanza scientifica.
Pensiamo per esempio alla Superluna blu, che è comparsa rispettivamente nella notte compresa tra il 30 e il 31 agosto, con la Luna che si trovava nel punto di perigeo, più prossima possibile al nostro Pianeta Terra, un evento che si è ripetuto per ben due volte nel corso del mese di agosto.
Oggi però non è più la Luna la protagonista delle vicende astronomiche, ma Betelgeuse, ovvero la stella supergigante rossa. Sembra infatti che questa stella supergigante finirà per esplodere inevitabilmente: gli scienziati e gli astronomi di tutto il mondo hanno infatti notato, nel corso degli ultimi mesi, un aumento del 150% della luminosità di Betelgeuse rispetto alle sue condizioni di luminosità normale, con cicli di luminosità a intervalli di circa 200 giorni uno dall’altro. Ricordiamo che Betelgeuse rappresenta a tutti gli effetti la stella supergigante più vicina al nostro Pianeta Terra, se consideriamo infatti una distanza intercorrente pari all’incirca a 600 anni luce da noi.
Il futuro di Betelgeuse
Se tutte le teorie ad oggi consolidate si riveleranno fondate e veritiere nel futuro, questa stella supergigante esploderà come una supernova, causando un’esplosione di un’entità mai vista prima a livello dell’intera galassia, o potrebbe diventare addirittura una stella di neutroni, o perfino un buco nero, a seguito del collasso del suo nucleo ferroso.
È proprio da questo collasso di materia che potrebbe derivare una stella di neutroni, provocando un flusso pari a un’infinità di neutroni in termini di joule. L’onda d’urto che deriverebbe da questo collasso di materia e dalla generazione di una stella di neutroni sarebbe davvero micidiale, talmente forte da smembrare lo strato esterno di Betelgeuse, composto essenzialmente da idrogeno, provocando un flash di radiazioni ultraviolette mai viste prima d’ora.
La Terra è in pericolo?
Sembrerebbe invece più difficile il caso della creazione di un buco nero, dal momento che solitamente esso origina da una supermassiva con dimensioni superiori alle 20 volte rispetto a quelle del Sole. Fortunatamente per gli abitanti del pianeta Terra, possiamo tirare un sospiro di sollievo: sembrerebbe infatti che il materiale espulso a seguito dell’esplosione arriverà a circa 100 unità astronomiche da Betelgeuse, quindi a una debita distanza dal nostro pianeta, non costituendo così un pericolo per noi e la nostra sopravvivenza.
Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori aggiornamenti da parte degli astronomi e degli studiosi di tutto il mondo in merito al futuro di Betelgeuse, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane.