Pagamenti Pos, allerta massima: usano il Pos per clonarti il Pin I Come accorgerti se è stato manomesso
Sono tantissimi i cambiamenti a cui abbiamo assistito dal punto di vista tecnologico nel corso di tutti questi decenni.
Internet è stata senz’ombra di dubbio il protagonista, nonché la fautrice di molti degli stessi eventi che tutt’oggi hanno impattato sulla nostra vita quotidiana. Anche a livello del sistema dei pagamenti, per esempio, abbiamo assistito a una grande svolta: se infatti fino a pochi anni fa utilizzavamo il denaro in contanti, ad oggi la situazione è totalmente cambiata a favore invece dei sistemi di pagamento elettronici, capitanati rispettivamente dall’uso delle carte di credito e delle carte di debito, eventualmente in associazione a un conto corrente di riferimento.
Questo cambiamento è stato poi ulteriormente favorito dall’introduzione dei chip NFC all’interno degli smartphone di ultima generazione, i quali consentono nella fattispecie di pagare senza dover necessariamente strisciare la propria carta di credito (con incluso il chip) in corrispondenza del POS dei vari esercizi commerciali.
Attenti ai pericoli
Si tratta di un sistema davvero comodo e immediato da pagare, considerando oltretutto che la società si sta muovendo sempre più a favore della digitalizzazione dei pagamenti, grazie anche soprattutto alla consistente riduzione delle commissioni sui pagamenti di piccolo importo, voluto dal governo per favorire i commercianti. Purtroppo come ogni cosa che si rispetti, anche l’utilizzo delle carte di credito e delle carte di debito porta i suoi svantaggi: scopriamoli insieme.
Tra le problematiche più diffuse nel caso dei pagamenti elettronici troviamo senz’ombra di dubbio la possibilità di incappare in truffe, che possono rappresentare una seria minaccia per il cliente stesso, a causa della compromissione dei suoi dati strettamente personali. Una delle metodiche più utilizzate dai truffatori consiste nell’uso della tecnica dello skimming, che consiste nell’inserimento di una fessura finta in corrispondenza dell’inserimento della carta, presso i principali sportelli Bancomat.
Come funziona
Il povero malcapitato di turno, per prelevare i contanti, inserisce dunque la sua carta di credito che verrà conseguentemente letta dallo skimmer ancor prima di essere letta dal lettore dello sportello del Bancomat. Il truffatore riuscirà in questo modo ad avere tutti i dati del povero malcapitato di turno, riuscendo così ad effettuare acquisti a destra e a manca senza che lui ne sappia niente.
In base ad alcune stime recenti dell’FBI, la tecnica dello skimming ha comportato perdite pari a più di un miliardo di dollari sia per i clienti bancari che per le filiali bancarie stesse. Non ci resta dunque che attendere ulteriori aggiornamenti, confidando che la situazione possa risolversi nel più breve tempo possibile.