Conti correnti, tantissimi italiani preoccupati: se lo sono trovati bloccati I Perché succede e come devi agire
Se il tuo conto venisse bloccato, sapresti come reagire? Quali sono i motivi per cui la banca potrebbe bloccare il conto e cosa dover fare caso per caso
I casi in cui una banca blocca un conto corrente sono diversi e non a tutti si può porre rimedio in tempi brevi. Spesso le persone si trovano spaesate perché non sono a conoscenza delle motivazioni e pensano subito al peggio.
Per evitare di cadere nel problema è quindi importante istruirsi su quali possano essere le motivazioni. Anche perché esistono spazi di azione a disposizione dei correntisti, i quali devono conoscere i propri diritti per potere agire.
Il blocco di un conto corrente viene quasi sempre disposto ai sensi di una legge e solo in pochi casi viene imposto in via cautelativa.
Tutti i casi in cui la banca potrebbe bloccare il conto corrente, è importante capire il perché
Il blocco del conto cautelativo avviene soprattutto nelle situazioni home banking quando la banca ritiene che siano state effettuate operazioni sospette oppure rivela un numero sensibile di tentativi di accesso non andati a buon fine. In quel caso, per precauzione, blocca il conto e lo comunica, in modo che il cliente possa verificare se si sia trattato di un errore o no.
Quando il correntista si accorge di non avere più accesso al conto può consultare il servizio clienti della propria banca ed è un’azione che nella maggior parte dei casi risulta sufficiente a ripristinare la situazione senza l’intervento della banca.
Pignoramento dell’Agenzia delle Entrate oppure decesso del correntista: come sbloccare il conto corrente
A volte invece si parla di pignoramento dell’Agenzia delle Entrate. Quest’ultima comunica alla banca e al cittadino di avere disposto il blocco del suo conto (o dei suoi conti). In questo caso il conto resta bloccato per una cifra corrispondente al massimo al 150% del debito.
Dal momento del blocco del conto il cittadino ha 60 giorni di tempo per intraprendere una di queste due azioni: pagare il debito in un’unica soluzione, oppure anche chiedendo un’eventuale rateizzazione del debito. In questo caso, dopo il pagamento della prima rata il conto viene già sbloccato. L’ultimo caso invece è quello che vede il decesso del correntista. Questa volta il conto viene bloccato in automatico ma può essere sbloccato con 30 giorni di tempo, una volta che si è entrati in possesso della dichiarazione di successione.