Pagamenti Pos, così nei negozi stanno svuotando le carte I Occhio, fai sempre attenzione al dettaglio
Attenzione a quando utilizzate il pos per i pagamenti, alcune attività potrebbero truffarvi senza che voi ve ne accorgiate: dovete sempre controllare
Il pos è lo strumento che viene utilizzato dagli esercenti per ricevere pagamenti tramite carta, oppure tramite smartphone, in base ai casi. Negli ultimi mesi, oltre a renderlo obbligatorio, il Governo ha deciso di regolamentarne l’utilizzo inserendo le sanzioni per chi non ce l’ha nel locale.
Ad oggi cresce a dismisura il numero di persone che decide di pagare tutto con carta per evitare il rischio di portarsi dietro il contante. La digitalizzazione europea sta portando risultati anche in Italia, eppure non tutti sono d’accordo all’utilizzo del pos per tutti i pagamenti, ma soprattutto agli obblighi che sono stati inseriti.
Per esempio, molte attività hanno avuto un bonus a cui appellarsi nel momento d’acquisto del pos, per riuscire a comprare anche quello di ultima generazione senza pagare soldi che andavano a gravare sulle attività già in crisi con il post Covid.
Pos e pagamenti digitali, attenzione all’utilizzo della propria carta di credito perché si rischiano le truffe se non si è attenti
Il bonus permise di acquistare lo strumento, ma nessuno considerò il fatto che obbligando l’accettazione del pagamento tramite pos, l’attività veniva automaticamente investita da una commissione da pagare su ogni conto.
C’è chi ha replicato sostenendo che l’attività potrebbe aumentare il prezzo di quel che vende per rientrare nelle spese, c’è chi invece ha risposto che un’attività basa il suo guadagno anche sull’engagement che riesce a creare con il suo cliente e che molto spesso aumentano i prezzi si finisce solo a peggiorare il bacino d’utenza perché tanti potrebbero pensare di andare altrove.
Cosa fare per evitare di pagare più del dovuto: bisogna sempre aspettare l’ultima mossa dell’esercente
Per venire incontro alle attività, allora, il Governo ha cercato un compromesso, un modo per azzerare quasi del tutto il costo delle commissioni per tutte le transazioni inferiori ai trenta euro. Il problema adesso sembra sorgere da parte del cliente, invece. Con le transazioni più piccole, la maggior parte delle banche non danno il servizio di notifica del pagamento, in questo modo in tanti si fidano dell’esercente senza poi andare a controllare sul conto se la somma che è stata prelevata è quella giusta.
Per evitare di incappare in truffe spiacevoli il consiglio è quello di aspettare sempre la ricevuta non fiscale che esce da pos al momento del pagamento, in modo da poter vedere con i propri occhi se i soldi prelevati dalla carta corrispondono alla quota del conto.