Conti correnti, i risparmiatori hanno scoperto il trucco: banche nel panico I Guadagneranno la metà
Che tu sia un lavoratore occasionale o a tempo pieno, è importante versare il proprio denaro su un conto corrente.
Oggi in particolare esamineremo le differenze che intercorrono tra un conto corrente postale e un conto corrente bancario, elencando i pregi e difetti di entrambe le situazione: scopriamole insieme.
Al giorno d’oggi infatti la scelta del conto corrente è davvero delicata e fondamentale, dal momento che ogni ente bancario presenta chiaramente i suoi costi e suoi relativi vantaggi, e non è di certo una scelta che va sottovalutata in alcun modo. A rendere ancor più difficoltosa questa scelta è senz’ombra di dubbio la vasta offerta garantita da una miriade di banche diverse, soprattutto quando si hanno davanti a sé due alternative: il conto corrente bancario da una parte e il conto corrente postale dall’altra.
Vantaggi del conto bancario
Partiamo prima di tutto quindi dal conto corrente bancario, che permettono al proprio cliente di depositare somme di denaro e il proprio stipendio mensilmente, così da essere accessibile per mezzo di carte di credito, o eventualmente carte di debito ad esso associate.
Oltre ai conti correnti normali o standard, se così possiamo definirli, gran parte delle banche offrono dei sistemi speciali riservati ad aziende e ad attività commerciali: stiamo parlando infatti dei conti correnti business o aziendali, i quali permettono di avere a disposizione dei vantaggi specifichi per queste categorie in particolare, che sia un’impresa o un libero professionista con partita IVA.
Vantaggi del conto postale
Dall’altra parte abbiamo invece il conto corrente postale, detto anche “conto Bancoposta“, un servizio pubblico offerto e gestito da Poste Italiane. Tra i vantaggi del conto corrente postale rientra sicuramente il fatto che sia nettamente più economico rispetto ai conti correnti bancari in termini di costi di gestione di mantenimento. Recentemente Poste Italiane ha anche introdotto il servizio di assegni (nonostante ad oggi questi non siano accettati da tutti gli esercizi commerciali attualmente esistenti), oltre a dare la possibilità di poter accedere liberamente e in totale tranquillità a finanziamenti, mutui e prodotti assicurativi di ogni tipo, rendendolo di conseguenza sempre più simile a un conto corrente bancario per la tipologia di servizi offerti.
Nel caso del conto corrente postale, il costo medio annuale per la sua gestione si aggira indicativamente sui 30 euro, a differenza del più cospicuo costo per la gestione del conto corrente bancario, che è di circa 136 euro annuali, un fattore che fa sicuramente propendere a favore del conto corrente postale.